Come portare i bambini

Questa pagina nasce in seguito alla richiesta di una mamma che sul gruppo E-baby Genova era alla ricerca di un marsupio da poter utilizzare già dopo la nascita…
A tale richiesta, hanno fatto seguito tante risposte che hanno dato il via a un’ampia discussione su: tipologie di supporto, posizioni del bambino, fronte mamma vs fronte mondo, ergonomia, prezzi.
Data la complessità dell’argomento, questa pagina riporta soltanto alcune informazioni ormai condivise dalla maggior parte delle persone che si definiscono “esperte” del settore, chiedendo alle mamme che ci seguono di scrivere nei commenti la loro esperienza di “portatrici” da trasmettere ad altre mamme.


Tipologie di supporto
I supporti per portare i bambini si suddividono sostanzialmente in due grandi gruppi:
  • Supporti strutturati,
  • Supporti semi-strutturati,
  • Supporti non strutturati.

I supporti strutturati hanno una precisa struttura che conferisce loro quella particolare forma e che ne determina l’uso. Sono dotati, infatti, di anelli, fibbie, spallacci, bretelle, cinghiette, ganci, ecc che ne mantengono la forma preconfezionata. Sono supporti che alle spalle hanno un gran lavoro di realizzazione e per questo sono principalmente prodotti industriali. Rientrano in questa categoria di supporti: gli zainetti portabebè, il manduca, i marsupi ergonomici e i marsupi tradizionali.
I supporti non strutturati, invece, sono prodotti molto meno complessi nella fattura. La loro peculiarità sta proprio nel fatto che la struttura è semplicissima; infatti, sono vere e proprie fasce lunghe, ovvero lembi di tessuto, senza alcun nodo, anello o fibbia preconfezionata, il che li rende particolarmente versatili. Sono quasi sempre prodotti ad alta artigianalità, soprattutto perché la loro qualità è data dal tipo di stoffa usata. Rientrano in questa categoria, per esempio: la fascia portabebè lunga rigida, la fascia portabebè lunga elastica, la fascia portabebè pouch (a tasca), la fascia corta.
I supporti semi-strutturati sono una via di mezzo tra le due categorie precedenti, poiché hanno un minimo di struttura, ma questa è ridotta e semplificata il più possibile. In questo gruppo di supporti rientrano: il mei tai e la fascia portabebè ad anelli (ad amaca).

Posizioni del bambino
Le posizioni attuabili con ciascuno supporto sono teoricamente molteplici: sul davanti (a culla, cuore-a-cuore, seduta); sul fianco; sulla schiena. Indicativamente, poi, fino ai 3 mesi è consigliata la posizione a culla. Dai 3 mesi è preferibile la posizione pancia contro pancia, possibile anche prima dei 3 mesi ma solo se il bambino è ben contenuto, con la testa sostenuta e le gambe piegate in posizione fisiologica ("a ranocchia"). Dai 6 mesi è possibile portare i bambini anche sul fianco, e dagli 8 mesi anche sulla schiena.

Fronte mamma vs fronte mondo
Gli esperti consigliano i supporti, come fasce e mei tai, che consentano di portare i piccoli solo “fronte mamma” o, quando sono più grandi, sistemati sul fianco o sulla schiena del portatore. Con questi sistemi, infatti, il bambino assume una postura più corretta, la cosiddetta posizione ad M, rannicchiato sul petto dell’adulto con le ginocchia leggermente divaricate e poste all’altezza del proprio ombelico.
Chi pensa di non sentirsi a proprio agio con una fascia o un mei tai da annodare, può optare per un marsupio ergonomico che coniuga la praticità dei marsupi con la sicurezza del mei tai, rispettando la fisiologia del bambino e del portatore.
Di contro, sono sconsigliati i marsupi “convenzionali”, soprattutto usati nella posizione fronte mondo. Dal punto di vista psicologico, questo tipo di supporto non permette un adeguato contenimento, lasciando il bambino, in un certo senso, “appeso” al corpo del genitore. Dal punto di vista fisiologico, la posizione “faccia al mondo” non è la più corretta, dal momento che la colonna vertebrale del bimbo tende ad arcuarsi ad “S” e il peso del bambino viene scaricato quasi interamente sui genitali.


Ergonomia
Secondo la IEA (International Ergonomics Association) l’ergonomia è la scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema (umani e d'altro tipo) e la funzione per cui sono progettati (nonché la teoria, i principi, i dati e i metodi che sono applicati nella progettazione), allo scopo di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema. In pratica è quella scienza che si occupa dello studio dell'interazione tra individui e tecnologie.

Prezzi
I prezzi variano non solo secondo la tipologia di supporto ma anche in funzione della manifattura (artigianale oppure industriale) e della notorietà o meno della casa produttrice.
Tuttavia, oltre agli acquisti in negozio e ai più vantaggiosi acquisti internet, oggi esiste anche la possibilità di partecipare ai sempre più diffusi gruppi di acquisto (GA) che consentono forti sconti oppure usufruire del servizio di prestito di alcuni dei gruppi di mamme portatrici.


Di seguito, si riporta un estratto dei principali commenti della discussione nata nel gruppo E-baby Genova.

Giorgia De Antonio scrive che «…è fondamentale che il peso del bambino non sia scaricato sui genitali e … che comunque la seduta prenda da incavo a incavo del ginocchio... il babybjorn, detto da mamme portatrici più esperte… ha la seduta un po' più larga degli altri ma non ancora abbastanza, mentre nel chicco, conoscendolo in prima persona, il bambino è "appeso"...purtroppo, il fatto che la scatola riporti "ergonomico" è un po’ da paragonare a quei prodotti che riportano "bio" solo perché contengono magari un erba.... ». In seguito, evidenzia che «ci sono studi che confermano l'importanza del contatto diretto prolungato con la mamma dalle prime ore di vita», tanto è vero che all’Ospedale Pediatrico Gaslini gli hanno fatto utilizzare il marsupio come terapia dopo la nascita del suo primo figlio. Giorgia si definisce «una mamma che, nel gigante e dispersivo mondo del web si è informata, ha letto tanto (forse con fortuna anche le pagine e articoli giusti) e ha tratto le sue conclusioni...la prima e fondamentale è che c'è ancora poca informazione corretta al riguardo ma che per fortuna la cosa sta dilagando…». Infine, a chi incontrandola per strada è incuriosito della sua fascia o marsupio, racconta la sua "scoperta".

Simona De Noia nel suo post ribadisce che «di supporti ce ne sono moltissimi e per tutte le tasche, basta capire quale fa al caso proprio…», che bisogna stare attenti ai supporti “spacciati” per ergonomici e che «la posizione fronte mondo è da brividi! ». La speranza di Simona è che «la cultura del "Portare correttamente" con supporti adeguati si diffonda sempre di più…» e che attraverso l’informazione e le ricerche si possa aprire un nuovo mondo.

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