mercoledì 20 luglio 2016

In viaggio con i bambini ...quali prodotti mettere in valigia?

Al mare, in montagna, in Italia, all'estero, vicino casa oppure verso mete lontane ...quando si parte per le vacanze, soprattutto con i bambini, alcune delle domande pre-partenza più gettonate sono: "quali farmaci metto in valigia? ...quali posso mettere nel bagaglio a mano dell'aereo? ...quali troverò sul posto?"

La risposta non è unica perché esistono diversi tipi di genitori (da quelli più apprensivi che in valigia vogliono avere tutto a quelli più fatalisti che il problema lo affrontano quando si presenta) e diversi approcci al problema (medicina tradizionale, omeopatia, bio naturale,...), perché con l'età le esigenze dei bambini cambiano e perché a seconda della distanza da casa può variare la difficoltà di reperire i prodotti.
Le mamme Admins di E-baby (Cinzia, Eleonora, Federica, Loredana, Rossella, Sabrina, Sara, Silvia e Valentina) si sono confrontate sulla questione, e così hanno messo a punto le seguenti liste di farmaci e altri prodotti da portare in viaggio con i bambini.

Prodotti indispensabili per qualsiasi tipo viaggio e meta:
- un prodotto antipiretico a base di paracetamolo (come consigliano Cinzia, Eleonora, Federica, Rossella, Sabrina e Sara) oppure ibuprofene (come consigliano Cinzia e Rossella);
- un prodotto per la tosse;
- un prodotto per la gola (Sabrina consiglia sottoforma di spray);
- un prodotto per le scottature (Sara consiglia una crema ad azione analgesica associata ad attività antisettica locale);
- soluzione ipertonica (da usare in caso di raffreddore) o soluzione fisiologica (per risciacquare gli occhi e/o le ferite);
- un antistaminico (per soggetti allergici);
- un prodotto da usare in caso di diarrea (Sabrina consiglia fermenti lattici, da integrare con sali minerali secondo Sara);
- un prodotto repellente antizanzare;
- un prodotto per le punture di zanzare e di insetti in generale (Cinzia e Sabrina consigliano Gentalin beta);
- un termometro;
- un prodotto per i piccoli traumi da caduta (Federica consiglia una pomata all'arnica), accompagnato da cerotti e bende;

...e se la destinazione è il mare:
- una crema solare e un doposole con un buon inci (Silvia consiglia i prodotti Lavera);

...e se la destinazione è fredda:
- un prodotto per la bronchite (Rossella consiglia R43);

...e se si viaggia in aereo:
- meglio tenere i farmaci e gli altri prodotti nel bagaglio a mano, ricordandosi che il contenuto dei flaconi non deve essere superiore a 100 ml.

...e se il bambino è affetto da una patologia specifica:
- assocurarsi che i prodotti usati abitualmente siano sufficienti per tutto il periodo di vacanza;
- prevedere eventuali situazioni di emergenza ed i relativi prodotti per farvi fronte (Cinzia consiglia di portare un kit per l'asma, un prodotto anticonvulsivo, un broncodilatatore in gocce e/o in pouf, e un distanziatore);
- e se si viaggia in aereo, portare una dichiarazione del medico (in italiano oppure in inglese) che attesti la patologia del bambino e quali prodotti è necessario portare in cabina.

Prodotti per mete più lontane (come l'America per Federica oppure Cuba per Sara), da portare  soprattutto se non si conosce la lingua oppure se le condizioni sanitarie della meta di destinazione non sono eccellenti:
- un antibiotico a largo spettro.

Prodotti per le emergenze per chi predilige l'omeopatia:
- un prodotto antipiretico (Silvia consiglia Viburcol in supposte, e Rossella R1 e R6);
- un prodotto antivomito (Rossella consiglia R4);
- un prodotto per le punture di insetti (Silvia consiglia Ciderma di Boiron);
- un prodotto per le zanzare (Silvia consiglia Granuli di Ledum palustre);
- un prodotto per l'otite (Silvia consiglia una combinazione di granuli che varia a seconda del tipo di otite e del soggetto);
- un prodotto per i piccoli traumi da caduta (Silvia consiglia gel a base di Arnica).

Prodotti per chi predilige il bio naturale:
- un prodotto per le punture di insetti (Loredana consiglia Urtica gel di Weleda da usare sia per punture di insetto, meduse e cause urticanti in genere ma anche in caso di scottature solari);
- un prodotto repellente antizanzare (Loredana consiglia stickers e/o spray a base di olio essenziale di citronella);
- un prodotto per i piccoli traumi da caduta (Loredana consiglia Arnica gel di Weleda).

Infine, per gli scaramantici come lei Valentina consiglia di non portare niente "...tanto una farmacia la si trova ovunque!"

mercoledì 13 luglio 2016

Un'alimentazione che rispetta l'ambiente

Qualche settimana fà, una brochura realizzata dall'IBGE (Institut Bruxellois pour la Gestion de l'Environnement), ha suscitato il mio interesse. Questa brochure poneva l'attenzione sull'impatto (piuttosto elevato) che l'alimentazione ha sull'ambiente, e su quali possono essere le azioni che ciascuno di noi può mettere in campo per preservare l'ambiente, privilegiando cibo più sano e, a volte, meno costoso.
Ecco i 10 consigli che l'IBGE fornisce per ridurre l'impatto che le abitudini alimentari hanno sull'ambiente:
1. Acquistare fresco, locale e di stagione, evitando i prodotti "sotto serra" e/o soggetti a lunghi trasporto che hanno forti ripercussioni sull'ambiente. Frutta e verdura, fresche e naturali, hanno spesso un sapore e gusto migliore. Per acquistare prodotti locali, basta verificare la provenienza di frutta e verdure, tenendo conto del calendario della frutta e verdura di stagione che fornisce, appunto, quali sono i prodotti di stagione, mese per mese.
2. Mangiare meno carne, di migliore qualità e variarne i tipi. La produzione di carne rappresenta circa il 50% dell'impatto dell'alimentazione sull'ambiente. Per ridurre tale impatto, è sufficiente diminuire il consumo di carne, sostituendola con altri alimenti ricchi di proteine (come pesce, cereali, legumi), ed evitare le carni importate, che hanno fatto un lungo viaggio prima di arrivare nei nostri piatti.
3. Privilegiare i prodotti da agricoltura biologica e/o integrata. Più gustosi e sani, i prodotti bio e/o provenienti da agricoltura integrata rispettano la nostra salute, l'ambiente e gli animali. I prodotti bio e/o provenienti da agricoltura presentano specifiche etichette che ne garantiscano la provenienza.
4. Preferire il pesce pescatoL'80% delle aree di pesca è ormai sfruttato ai limiti o oltre i limiti. Per proteggere le specie in pericolo, è necessario scegliere delle specie che non siano minacciate. Greenpeace ha messo a punto una lista rossa ovvero un elenco di specie su cui i rivenditori e i consumatori 
dovrebbero focalizzare la loro attenzione, prima di acquistare il pesce.
5. Fare una lista della spesa, pianificando gli acquisti per limitare gli sprechi. Preparare una lista della spesa in anticipo, tenendo conto del numero di persone e delle quantità necessarie, pianificando i menù, e controllando quello che c'è già in casa, consente, infatti, di acquistare solo ciò di cui si ha realmente bisogno.
6. Riutilizzare gli avanzi. Gli avanzi dei pasti spesso sono ancora perfettamente commestibili, e bastano semplici idee e ricette per poterli trasformare in nuovi piatti originali. L' importante è ricordarsi di riscaldare sempre gli avanzi almeno a 60 °C, così da distruggere la maggior parte dei batteri.
7. Costruire il proprio orto o partecipare a un orto collettivo. Esistono diverse tipologie di orti: in vaso, in cassoni, su terrazza, in giardino o in terreni condivisi. Tutto dipende dallo spazio e dal tempo a disposizione per dedicarsi al proprio orto.
8. Aderire a un Gruppo d'Acquisto Solidale, abbonarsi a un paniere biologico, fare acquisti nei mercati dei produttori agricoli. Tutte iniziative concrete che sostengono i produttori locali che gestiscono direttamente le proprie aziende agricole rispettando l'ambiente.
9. Mangiare "sostenibile" anche fuori casa. Anche fuori casa, al ristorante oppure in mensa, si possono preferire prodotti freschi, locali, di stagione oppure bio, consumando meno carne o insaccati.
10. Evitare i sovraimballaggi. Acquistare prodotti sfusi o in imballaggi "a rendere", evitando gli imballaggi individuali consente non solo di rispettare l'ambiente ma anche di avere un risparmio economico notevole, visto che il costo dell'imballaggio può costituire fino al 20% del prezzo finale del prodotto.

Personalmente, non sempre riesco a seguire tutti questi consigli ma trovo che l'argomento offra molti spunti di riflessione e di confronto tra noi mamme, ...non trovate?