giovedì 16 aprile 2015

26 Aprile: domenica di corsa ...e non solo

Domenica 26 aprile è in programma un evento per trascorrere una giornata all'aria aperta, una giornata di giochi e divertimento per i piccoli, una giornata di solidarietà.
L'associazione Arlafe, il Centro Regionale di Riferimento per le Malattie Emorragiche dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova, la Proloco Voltri 2000 hanno organizzato, infatti, la terza edizione della manifestazione ConCorriamoInsieme 2015.
Si tratta di una corsa, competitiva e non, all'interno del parco della Villa Duchessa di Galliera, a Genova Voltri. La corsa "non competitiva" di 5 km è adatta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito; la corsa "competitiva" si svolge per altri 12 km con un dislivello di 500mt ed è adatta ai più preparati e coraggiosi.
Foto della II Edizione ConCorriamo Insieme 2014.
Durante l'intera giornata, ci saranno giochi gratuiti in piazza per i bambini, attività e intrattenimenti, organizzati dal centro "Dadoblu laboratori creativi", oltre a stand gastronomici.
Dalle 14:30 per le strade di Voltri, la Brass-Band.
Per avere più informazioni sulla manifestazione, e non solo, cliccate qui.

mercoledì 15 aprile 2015

Una fattoria a misura di bambino

(scritto e segnalato da Alessandra Ferrari)


Volevo segnalare un luogo splendido per bambini e famiglie: si chiama La Fattoria degli Hobbit.
È un agriturismo a tema fantasy, ispirato al celebre racconto di J.R.R. Tolkien, a conduzione familiare che si trova nella bella Val Graveglia, nel comune di Ne.
Foto realizzata da Giulia Ferrara
All'interno c'è un comodo spazio giochi e all'esterno un bel parco giochi; i bimbi hanno, inoltre, l'opportunità di vedere gli animali della fattoria.
La cucina è ottima e l'ambiente caldo e accogliente.

martedì 14 aprile 2015

Le Cake design, c'est ma passion!

Questa è la storia di Lorena, mamma del gruppo Ebaby Bruxelles, cake designer per passione.
Lorena ha lavorato per 15 anni in banca ma ha sempre amato la cucina e la preparazione dei dolci. Nel 2012 si è trasferita da Milano a Bruxelles per seguire il marito, e così ha iniziato a fare la mamma a tempo pieno, ritagliandosi qualche ora per partecipare a corsi di pasticceria e di cake design.
Immediatamente, la Sugar Art si è impossessata della sua vita e di quella della sua bambina, e per questo motivo, ha iniziato a organizzare degli Atelier sia per i genitori che per i bambini a partire dai 3 anni.
Come tutte le donne, Lorena non è mai pienamente soddisfatta dei suoi lavori ma la sua predisposizione per il modelling è innegabile. Con il tempo, sta scoprendo questa e altre qualità che non pensava di avere, e attraverso i suoi corsi di cake design vorrebbe provare come "basta veramente poco per mettere a nudo le doti nascoste che ognuno di noi possiede".
Il prossimo atelier di Lorena avrà luogo mercoledì 29 aprile e domenica 3 maggio dalle 16:00 alle 18:00, e avrà come tema la “Festa della mamma”. Durante l’atelier le mamme e i bambini realizzeranno un simpatico bouquet di biscotti decorati in pasta di zucchero, da portare a casa.

Per maggiori informazioni scrivete a lollopopscakedesign@gmail.com, e per conoscere le ultime novità di Lorena consultate la sua pagina Lollopops.

lunedì 13 aprile 2015

L'importanza della "Manovra salvavita"

Data l'importanza dell'argomento, segnaliamo l'incontro "Lettura e benessere del bambino", a cura di Francesco Langella, seguito dalle prime nozioni sulla "Manovra salvavita da soffocamento da corpo estraneo", a cura dei pediatri e medici di APEL, FIMP Medicina Sostenibile e Salvamento Academy.
L'incontro avrà luogo mercoledì 15 aprile alle ore 17:00 presso la Sala Luzzati, Biblioteca De Amicis, al porto antico di Genova, ed è destinato a famiglie, insegnanti, educatori e babysitter.
Indispensabile la prenotazione da effettuare via email salvamento@apel-pediatri.it oppure telefonicamente al numero 010252237.

domenica 12 aprile 2015

Bambini, ristorante...... Relax

Grazie a Marta Ottonello del gruppo Ebaby Genova, vi segnaliamo la seguente iniziativa: domenica 19 aprile, presso il ristorante pizzeria "Le Terrazze" a Ovada i bambini potranno divertirsi con tante e diverse attività mentre i genitori avranno la possibilità di godersi un gustoso e tranquillo pranzo.
Il programma prevede:
- alle 12:30, pranzo per tutti i bambini in una delle sale del ristorante, seguito da giochi, baby dance e intrattenimento in giardino con scivoli, altalene e gonfiabili;
- pranzo per i genitori;
- alle 15:00, visita delle famiglie nuovamente riunite al Centro Ippico Tagliolo, dove i bambini prima accudiranno i cavalli, pulendoli e pettinandoli, e poi potranno cavalcarli.
Foto realizzata da Marta Ottonello
Il menù bimbi costa 10 euro; mentre, il menù adulti 30 euro, con scelta tra carne o pesce. Le attività nel maneggio sono comprese nel prezzo dei menù.
Per ogni ulteriore informazione, contattare
Marta Ottonello allo 3494106536 oppure il ristorante "Le Terrazze" allo 0143882323 oppure scrivere un'email martinarobertino@gmail.com.

PER PROBLEMI TECNICI L'EVENTO È RIMANDATO AL PRIMO MAGGIO.

venerdì 10 aprile 2015

I suoni nel bosco

L'Associazione Tagesmutter Arcobaleno di Genova invita mamme, papà e bambini a partecipare al laboratorio musicale che avrà luogo domani sabato 11 Aprile,  alle 11:00 presso la loro sede in Salita del Prione 18r (GE).
Durante il laboratorio, Anna Rocca accompagnerà grandi e piccini alla scoperta dei suoni del bosco, ascoltandoli e
sperimentandoli. Il laboratorio è destinato ai bambini da 0 a 3 anni.
Per maggiori informazioni e prenotazioni, telefonare allo 3283786349.
Inoltre, sempre domani dalle 9:30 alle 10:30 ci sarà la presentazione delle Tagesmutter Agnese e Giada, presso il Circolo Arci Tinacci in via Vigna 62 r a Sestri Ponente. Questo evento è organizzato in collaborazione con MammalabIncontro.

mercoledì 8 aprile 2015

Essere una Famiglia d'Accoglienza

Veronica Borghini, 45 anni, mamma di due magnifici maschietti, rispettivamente di 6 anni e 15 mesi, vive in Belgio da 14 anni. Abita vicino a Louvain-la-Neuve e lavora a Bruxelles alla Commissione Europea. Suo marito, Giancarlo, ha 40 anni e anche lui lavora a Bruxelles come cuoco in un ristorante italiano...
...la famiglia di Veronica è una famiglia davvero speciale poiché da circa 4 anni è diventata una Famille d'Accueil d'Urgence...
Per capire cosa significa essere una famiglia di accoglienza di urgenza, che cosa spinge a diventarlo, quali sono le implicazioni che da tale situazione ne derivano e molto altro ancora, abbiamo chiesto a Veronica di rispondere ad alcune domande.

Che cosa vuol dire essere una famiglia d'accoglienza d'urgenza?
Essere una famiglia d’accoglienza significa accogliere nella propria casa i bambini che sono separati dalle loro famiglie d’origine. I motivi della separazione sono vari: dai più semplici, come ad esempio una mamma sola che deve essere ricoverata e che non sa dove lasciare il figlio, non avendo né parenti né amici a cui affidarlo... a quelli più complicati, come ad esempio genitori che non si occupano correttamente dei figli e che i servizi di protezione alla gioventù separano dai genitori.
In urgenza, vuol dire che dal momento della chiamata e della richiesta di disponibilità da parte del servizio centrale (l'Accueil Familial d'Urgence, AFU), si deve essere disponibili ad accogliere il bambino il giorno stesso o comunque nei tre giorni che seguono, per una durata massima di 45 giorni.

Che cosa vi ha spinto a diventare una famiglia d'accoglienza?
Mio marito ed io adoriamo i bambini, e già in Italia avevo avuto esperienze con bambini in difficoltà. Dopo la nascita del nostro primo bambino, non riuscivamo ad averne altri e ci siamo chiesti se aiutare bambini in difficoltà ci avrebbe riempito in parte questo vuoto. Leggendo su internet, ho scoperto che ogni anno molti bambini sono affidati a una famiglia d’accoglienza anche per brevi periodi. Perciò ci siamo informati e abbiamo intrapreso quest’avventura, che abbiamo continuato anche dopo l’arrivo del nostro secondo bambino.

C'è qualcosa che ti spaventa prima di intraprendere un periodo di accoglienza d'urgenza?
No ...direi che non c'è niente che mi spaventa prima di intraprendere un periodo d’accoglienza d’urgenza, anche perché prima di accettare se accogliere il bimbo/i bimbi, il servizio ci chiama, ci racconta tutto quello che sanno del bambino, da dove viene, perché è stato separato dalla famiglia, quali problematiche caratteriali, comportamentali o di salute potrebbe avere e solo in seguito diamo o no la nostra disponibilità. Perciò siamo in qualche maniera già preparati. L’unica cosa è che, se entrambi i genitori lavorano (come nel nostro caso), bisogna avere già una rete di sostegno, come una “gardienne” o una babysitter, perché in Belgio non ci sono molti posti disponibili negli asilo nido, e per i bambini più grandi occorre avere dei buoni contatti con i direttori delle scuole vicino casa.
Il servizio AFU è comunque sempre molto disponibile, e se ci sono problemi la psicologa e le assistenti sociali intervengono tempestivamente.

Come hai presentato il processo di accoglienza ai tuoi figli? Che cosa hanno pensato e come hanno reagito?
Da subito, io e mio marito abbiamo cercato di spiegare a Matteo, nostro figlio più grande, chi sono i bambini che accogliamo in casa e perché vengono a casa nostra. Per lui sono come degli amichetti che restano con noi per un certo periodo, e che poi torneranno dalle loro famiglie o andranno in un centro più adatto a loro.
ll piccolo Edoardo ha già vissuto 2 accoglienze, una quando aveva solo 5 mesi con un bimbo di 4 mesi, e un'altra con due bambini di 14 mesi e di 2 anni e mezzo. Devo dire che ha sempre reagito molto bene ma questo secondo me, dipende molto da come i genitori riescono a gestire il tempo un po’ con tutti, senza sconvolgere troppo la routine dei propri figli.

Che tipo di percorso avete fatto per diventare famiglia d'accoglienza d'urgenza?
Diventare famiglia di accoglienza d’urgenza è abbastanza facile: dopo aver preso contatto con l’AFU, si ha un primo appuntamento con il direttore e la psicologa, dove viene chiesto perché si vuole diventare famiglia d’accoglienza, ci si presenta e si riempiono alcuni questionari. Dopo questo primo incontro, se l’AFU ritiene che la famiglia sia adeguata a fare questo tipo di accoglienza, si fissano diversi incontri, al massimo 5, di cui uno con la psicologa (ogni genitore separatamente), uno a casa della potenziale famiglia di accoglienza, e gli altri, di solito, con il direttore e la psicologa. Nell’ultimo colloquio si firma la convenzione e da quel momento si è famiglia di accoglienza. Durante i diversi incontri/colloqui si può scegliere l’età dei bambini che si vogliono accogliere, si può scegliere se accogliere solo femmine o solo maschi o entrambi, se si accettano tutte le etnie, in quali periodi si vuole accogliere, si può anche dire che si fa una sola accoglienza all’anno ...insomma, tutto è possibile ...e in ogni caso, quando chiamano per cominciare un’accoglienza si può dire no, motivando questa decisione, anche solo per il fatto che si debba partire in ferie!

Come è cambiata la vostra vita, per esempio dal punto di vista delle relazioni familiari, sociali o dal punto di vista economico?
Essere famiglia d’accoglienza d’urgenza ci fa sentire emozionalmente più ricchi, perché tutte le volte che possiamo accogliere dei piccoli esseri indifesi, ci sentiamo d’aiuto, sentiamo che possiamo contribuire, anche se in piccola parte, a fargli vivere qualche giorno sereno.
Tante persone ci hanno aiutato in questi periodi, anche solo dandoci dei vestiti o qualche giocattolo. Spesso, questi bambini arrivano con niente, a parte quello che hanno addosso.
A livello finanziario, non è cambiato niente. Lo Stato belga da un rimborso giornaliero per i bambini accolti, che coprono le spese quotidiane, perciò accogliere un bambino non comporta un costo aggiuntivo.

Al momento del distacco quali sono le reazioni del minore e il contatto con la famiglia di origine?
Ogni bambino è diverso, e ha un vissuto diverso con i genitori d’origine perciò non c’è una risposta unica a questa domanda. Durante il periodo che sono in accoglienza, se i genitori sono presenti, hanno il diritto di vedere il loro bambino una volta alla settimana. È l’assistente sociale che viene a prendere e riporta il bambino perciò non abbiamo nessun contatto con la famiglia d’origine.
Dopo che i bambini sono partiti da casa nostra, abbiamo soltanto una volta delle informazioni su come stanno, e poi non abbiamo più contatti con loro ...di questo bisogna esserne coscienti.


Veronica conclude la sua intervista con queste parole: "Spero che altre mamme abbiano voglia di fare quest’esperienza. Ci sono veramente tantissimi bambini che hanno bisogno di aiuto. Se poi c'è qualcuno che ha voglia di avere un altro pargoletto per casa per il resto della sua vita, si può diventare famiglia d’accoglienza di lunga durata (come la Littizzetto in Italia) oppure se si ha meno tempo,  si può sempre diventare “parrain” e prendere i bambini nei fine settimana e per un periodo delle vacanze scolari".
Sul sito dell'Accueil Familial d'Urgence si trovano tutte le informazioni e i contatti per diventare una famiglia di accoglienza.

venerdì 3 aprile 2015

Dove cambio il pannolino? Guida ai locali attrezzati

Da sempre le mamme utilizzano i posti più strani per l'operazione "cambio pannolino": panchine, muretti, sedili, portabagagli dell'auto...
...e spesso vedono i gestori di locali storcere il naso quando chiedono la possibilità di usare un luogo più "discreto"...
...ma per fortuna i tempi stanno cambiando, e l'attenzione ai bambini e alle mamme sta diventando un "must" per molti locali.
Sempre più numerosi sono i luoghi, bar, bagni, negozi, farmacie "baby friendly" che offrono servizi dedicati.
Ecco, per esempio, un elenco nato dall'iniziativa di Valentina Smith, mamma del gruppo Ebaby di Genova, che in un utilissimo post OT ha proposto alle altre mamme di segnalare "i posti in cui è presente un fasciatoio, su cui poter cambiare liberamente i più piccoli".
L'idea di Valentina è creare un elenco di rapida e facile consultazione, da poter stampare e aggiornare grazie a tutte le mamme della rete Ebaby.

Luoghi con fasciatoio:
  • Bagni Porto Antico, lato giochi per bambini;
  • Eataly, Porto Antico;
  • Bar dei Giardini Luzzati, dotato di stanza con fasciatoio e pannoloni, e vasino per i bambini più grandi;
  • Oviesse, Piazza campetto;
  • Biggie bar, Vico delle erbe;
  • Pizzeria dei Biscotti, Piazza delle Erbe; 
  • Prenatal, Via XII Ottobre, Piccapietra;
  • Rinascente, Via XII Ottobre, Piccapietra;
  • Farmacia Briata, Via San Vincenzo;
  • Formica, Via Trebisonda;
  • Negozio Chicco, Fiumara;
  • Pizzeria Rossopomodoro, Fiumara;
  • Pizzeria Rossopomodoro, Marina dell'Aeroporto;
  • Tagesmutter, sede di Genova in Salita del Prione 18 r, aperta al mattino;
  • Feltrinelli, nei bagni della libreria dei piccoli e WC montessoriano;
  • Zena zuena, Via Cesarea;
  • Bimbo store, Sestri Ponente;
  • Toy center, Sestri Ponente;
  • Ipercoop, Bolzaneto, al primo piano nel bagno delle signore donne;
  • Leroy Merlin, Zona Campi;
  • Ikea, Zona Campi;
  • Bar Merendò, Via Ciro Menotti, dotato di fasciatoio nel bagno (pulitissimo) e spazio giochi per i bimbi con scivolo e pavimentazione morbida nel giardino;
  • Jalapeño, Via della Maddalena, dotato di fasciatoio pieghevole;
  • Cambi Caffè, Vico Falamonica;
  • Ristorante Saint Cyr, Via Assarotti;
  • Dal Kowalski, Via Giustiniani, non c'è il fasciatoio ma il bagno è abbastanza grande e dotato di tavolino basso per il cambio;
  • Mc Donalds, Piazza Caricamento;
  • Mc Donald’s, Via XX Settembre;
  • Centro estetico B.I Beauty, Via Giacometti 38R, dotato oltre che di fasciatoio anche di stanza per i bimbi con tanti giochi;
  • Lido Tortuga, Corso Italia;
  • Mua, Via San Sebastiano, Vicolo dietro Via Roma;
  • Pizzeria L'officina, Arenzano;
  • Clinica Oculistica, Ospedale San Martino.
Per chi, oltre a cambiare il proprio bimbo, ha bisogno anche di uno spazio per allattare in tranquillità segnaliamo:
  • Centro Le Maree, Corso Torino 9 con entrata da Via Smirne;
  • Farmacia dietro Piazza Campetto, Lato Camisasca, personale gentile e dotata oltre che di fasciatoio pulitissimo con prodotti e salviette, anche di angolo allattamento;
  • Associazione Creando, Via della Maona, Pegli, punto allattamento Unicef e fasciatoio;
  • Nido coniglio blu, palazzo di fronte all'ingresso cup del Galliera degli esami del sangue, secondo piano.
Grazie Valentina!