martedì 29 marzo 2016

AAA neomamme e mamme in attesa cercasi

Sei una neomamma o sei una mamma in attesa? Al termine dell’articolo un’opportunità unica per te.

Immagina se la nostra cultura ci dicesse che la nascita è una delle cose più grandi che una donna possa fare. Immagina se le storie e le immagini alle quali fossimo esposte ci mostrassero il travaglio come un’incredibile esperienza trasformativa, un rito di passaggio nella maternità  (da Percorsi di Nascita di Leonie MacDonald).
doulasilvia@gmail.com
La gravidanza e il parto sono esperienze profonde, talmente profonde da determinare il buon esito degli eventi e, a volte, l’intero equilibrio della famiglia coinvolta. La famosa ostetrica Ibu Robin Lim, premio nobel per la pace 2006, lo riassume semplicemente così: «Un inizio della vita sano e dolce è il fondamento di una vita d’incanto. La pace nel mondo può venir costruita cominciando oggi, un bambino per volta». Lo sapevano bene anche le nostre antenate che si raccoglievano intorno alla puerpera per accudirla e supportarla durante la gravidanza, il parto e dopo la nascita del bambino. Si tratta di una sapienza che sopravvive ancora oggi in alcune popolazioni rurali dove la comunità e le donne, in particolare, si riuniscono, letteralmente, intorno alla futura mamma. Non a caso un antico proverbio africano recita: "Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio".
Ma cosa accade oggi? A colmare il vuoto che caratterizza la nostra società stanno intervenendo nuove figure professionali, tra queste la doula (già molto diffusa nei paesi anglosassoni). Non è una figura medica o sanitaria, ma assistenziale. Il termine viene dal greco δούλη e significa "donna esperta che serve un'altra donna". La doula è formata per offrire un sostegno su misura, ascolto, informazioni, orientamento e accudimento pratico. Spesso, per definire in sintesi cosa fa la doula, si usa l’espressione “fa da madre alla madre” perché come una madre accudisce, sostiene e facilita sospendendo qualsiasi giudizio. Su quest’ultimo aspetto è importante soffermarsi per comprendere l’importanza di avere accanto qualcuno che stimoli e faccia leva sulle nostre risorse e ci aiuti ad affrontare i nostri timori senza intervenire con soluzioni e risposte preconfezionate, spesso lontane dal nostro sentire...
...ma in pratica cosa fa una doula?:
  •  In gravidanza sostiene e aiuta a generare consapevolezza. Crea una rete intorno alla famiglia, collaborando con i professionisti e i servizi del territorio. Può aiutare nella compilazione del piano del parto e informare sulle strutture sanitarie a disposizione. Può aiutare a organizzare il rientro a casa in presenza di altri figli.
  •  Durante il travaglio e il parto può sostenere la coppia emotivamente e fisicamente, sia in ospedale che a domicilio, con la presenza, imprescindibile, di un’ostetrica. Può ricordarvi i vostri obiettivi e come raggiungerli attraverso le vostre risorse. Evidenze scientifiche dimostrano che con la presenza di una doula i papà partecipano più attivamente.
  •  Dopo la nascita può aiutare la coppia a trovare un nuovo equilibrio. Può essere di aiuto concreto in casa e con gli altri figli nel puerperio e durante il primo anno di vita del bambino anche sostenendo e incoraggiando la mamma e la coppia, nel rispetto delle loro scelte o indirizzandoli a professionisti competenti in caso di problematiche che esulano le sue competenze.
...e cosa non fa una doula?:
  • Non prende decisioni al posto della famiglia ma può orientare a compiere la miglior scelta per quella famiglia senza scoraggiare mai le decisioni intraprese.
  • Non dà consigli ma aiuta i suoi clienti a trovare in se stessi le risorse necessarie.
  • Non compie interventi medici, né sanitari e non diagnostica ma collabora con le ostetriche nel pieno rispetto delle reciproche competenze.
  • Non assiste parti non assistiti.
  • Non si relaziona con lo staff medico al posto delle sue clienti né informa delle decisioni della propria cliente, può però assistere sollecitando alla madre e alla famiglia le domande appropriate per affrontare anche queste situazioni.
Esistono doule speciali, formate per esserci in situazioni particolari, quali: gemelli, dopo cesareo e per un vbac (parto vaginale dopo un cesareo), lutti perinatali e aborti, famiglie adottive e situazioni di disabilità.

E tu, vorresti una doula accanto? Oggi offriamo questa opportunità a due di voi. 
Laura, membro della comunità ebaby, si sta formando per diventare doula a La Spezia e per il suo tirocinio sta cercando due neomamme (in gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino) da seguire gratuitamente e senza alcun impegno.
Se sei interessata contatta direttamente Laura al numero 

Hai già avuto un’esperienza con una doula? Raccontacela sul blog.

Doula Silvia (doulasilvia@gmail.com)

venerdì 25 marzo 2016

Merenda svezzamento

Ecco una ricetta semplice e veloce per la merenda dei più piccini.
A proporla è Elena, mamma di un bimbo di 13 mesi, che coltiva la passione per la cucina e dedica una parte del suo tempo a conoscere ed approfondire le caratteristiche degli ingredienti. Grazie al corso pre-parto organizzato dall'Ospedale Maria Vittoria di Torino ha conosciuto altre mamme, e da quel giorno non si sono più perse di vista. Quotidianamente scambia con loro consigli e ricette facili per le mamme alle prese con le normali difficoltà dello svezzamento. Sulla pagina facebook La casa di Helly si trovano tante ricette per lo svezzamento ( anche vegane) e idee per la cucina di tutti i giorni.
Ingredienti 
  • 2 -3 biscotti per bimbi
  • succo alla pera per bimbi (quanto basta)
  • 1 cucchiaio grande di yogurt
  • pera (quanto basta)

Procedimento
Bagnate due biscotti del vostro bimbo con un po' di succo di frutta alla pera adatto ai piccini, e aggiungete un cucchiaio di yogurt.
Completate mettendo sopra un po' di pera grattugiata e mezzo biscotto sbriciolato...
La merenda è pronta!

La ricetta proposta in questa pagina è di Elena Antonuccio

lunedì 21 marzo 2016

Promozione e-commerce

Buon lunedì e buon inizio settimana...
...dopo la nutrizionista e il supporto psicologico, la promozione che oggi è pubblicata nella pagina delle Convenzioni con E-baby riguarda un'azienda italiana che mette a disposizione della sua clientela una ricca e selezionata gamma di specialità gastronomiche di nicchia, difficili da trovare al livello commerciale, e prodotti di produzione artigianale e locale.
Si chiama Sudrise ed è un'attività di e-commerce che pone grande attenzione alle produzioni biologiche e biodinamiche locali, alla biodiversità e allo sviluppo di presidi slow-food della regione Basilicata.
La convenzione che Sudrise riserva alle mamme lettrici del blog consiste in uno sconto del 5% su tutti i prodotti acquistati direttamente nel sito Sunrise.
Se vuoi usufruire di questa convenzione, iscriviti al sito Sunrise e invia un'email di conferma a info@sudrise.com.

Per conoscere le altre convenzioni attive, consulta la pagina delle Convenzioni con E-baby.

venerdì 18 marzo 2016

Basta compiti!

Ne avevamo già parlato qualche tempo fa con l’articolo Mamma… i compiti!, il tema è molto sentito e torna alla ribalta con argomentazioni piuttosto interessanti.
Basta compiti! ...chi ha un figlio in età scolare ha urlato o sentito urlare questa frase almeno una volta tra le mura di casa. 
I compiti a casa sono dunque solo una questione famigliare? C'è chi la pensa diversamente.

Lui è un Dirigente scolastico, si chiama Maurizio Parodi e sostiene, senza troppi giri di parole, l'assoluta nocività dei compiti a casa.
Parodi ha scritto dei libri sull'argomento ("Basta compiti!" del 2012 e "I compiti fanno male" del 2015) e un manifesto, ha creato un sito e poi un gruppo pubblico Facebook, con oltre 6.500 iscritti, che raccoglie gli sfoghi e le richieste di consigli di genitori disperati... ma non si è fermato lì, ha pubblicato online una petizione per abolire i compiti nella scuola dell'obbligo.
Una petizione che ha superato, ad oggi, le 13.000 firme ovvero T R E D I C I M I LA genitori che non ne possono più e che costituiscono una cifra impressionante sulla quale sarebbe il caso di soffermarsi a riflettere.
...ma quali sono le motivazioni del movimento Basta compiti! promosso da Parodi? Secondo il manifesto i compiti a casa sono:
  1. INUTILI: le nozioni ingurgitate attraverso lo studio domestico per essere rigettate a comando  (interrogazioni, verifiche...) hanno durata brevissima, non "insegnano", non lasciano il "segno". Dopo pochi mesi restano solo labili tracce della faticosa applicazione.
  2. DANNOSI: procurano disagi e sofferenze soprattutto agli studenti già in difficoltà, suscitando odio per la scuola e repulsione per la cultura, oltre alla certezza, per molti studenti “diversamente dotati”, della propria «naturale» inabilità allo studio.
  3. DISCRIMINANTI: avvantaggiano gli studenti avvantaggiati, quelli che hanno genitori premurosi e istruiti, e penalizzano chi vive in ambienti deprivati, aggravando, anziché “compensare”, l'ingiustizia già sofferta.
  4. PREVARICANTI: ledono il “diritto al riposo e allo svago” (sancito dall’articolo 24 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo) riconosciuto a tutti i lavoratori, e quello scolastico è un lavoro oneroso e spesso alienante. Si danno anche nelle classi a tempo pieno, dopo 8 ore di scuola, persino nei week end e “per le vacanze”.
  5. IMPROPRI: costringono i genitori a sostituire i docenti, senza averne le competenze professionali, nel compito più importante, quello di insegnare a imparare (spesso devono sostituire anche i figli, facendo loro i compiti a casa).
  6. LIMITANTI: lo svolgimento di fondamentali attività formative che la scuola non offre, musica, sport..., oltre gli orari delle lezioni, che richiedono tempo, energie, impegno, esercizio, sono limitate o impedite dai compiti a casa.
  7. STRESSANTI: molta parte dei conflitti, dei litigi (le urla, i pianti, le punizioni...) che avvengono tra genitori e figli riguardano lo svolgimento, meglio il tardivo o il mancato svolgimento dei compiti. Quando sarebbe invece essenziale disporre di tempo libero da trascorrere insieme, serenamente.
  8. MALSANI: portare ogni giorno zaini pesantissimi, colmi di quadernoni e libri di testo, è nocivo per la salute, per l'integrità fisica soprattutto dei più piccoli, come dimostrato da numerose ricerche mediche.
Infine, il manifesto ricorda che la Carta internazionale dei diritti dell’infanzia all'articolo 31 cita: “Gli Stati membri riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…
Qualche giorno fa, con tutte le sue 13.000 firme, Parodi ha scritto al Ministro della Pubblica Istruzione perché T R E D I C I M I LA genitori non possono essere ignorati ma non ha ricevuto ancora nessuna risposta. Nonostante questo, la sua battaglia va avanti e, con forza e determinazione, continua a fornire ai genitori che a lui si rivolgono strumenti, conforto e confronto. Sul suo sito e anche sulla pagina Facebook è possibile trovare una raccolta dei documenti di riferimento della campagna, come la lettera da scrivere nel caso vogliate fare obiezione e il documento per segnalare la vostra posizione al Dirigente scolastico oppure al pediatra.  
...e lo sapevate che esiste una Circolare Ministeriale, la numero 177 del 14 maggio 1969, con oggetto "Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa" nella quale si raccomanda ai docenti di non assegnare compiti nei giorni festivi per salvaguardare il diritto dei bambini e delle loro famiglie al riposo, allo svolgimento dello sport, delle attività ricreative e allo svago?
Se volete un confronto con Parodi oppure con tutti gli altri genitori "in sbattimento" accedete al gruppo Basta Compiti! e se condividete le motivazioni del movimento, firmate la petizione cliccando qui.

mercoledì 16 marzo 2016

Mi dispiace, non c'è battito

Ci sono frasi che non vorremmo mai sentire, eppure accade.
Nel 2015, in Italia, circa 1600 bambini (quattro ogni giorno) sono morti prima di nascere. Quattro famiglie (una ogni 350 in attesa) hanno affrontato, ogni giorno, l’evento tragico e inaspettato della morte in utero, insieme ad altre 7200 famiglie nel mondo (The Lancet – 2016).
Nonostante questo, ancora oggi, non c'è una reale consapevolezza del lutto in gravidanza o dopo il parto e spesso manca del tutto un supporto a questi genitori "orfani" ed alle loro famiglie. Se ci pensate nella nostra lingua non esiste una parola per definire dei genitori "orfani" di un figlio.
Eppure accade, ogni giorno.
Cosa si può e si deve fare?
Esistono associazioni che intervengono per colmare quel vuoto di assistenza e di dolore. Una di queste Associazioni è CiaoLapo Onlus. CiaoLapo nasce nel 2006 dall'esperienza di due genitori, dalla frase "Mi dispiace, non c'è battito" e da tutto il dolore che ne è seguito. CiaoLapo offre ai genitori in lutto un aiuto integrato (medico, psicologico e pratico) e supporto psicologico qualificato.
Ci sono degli aspetti estremamente delicati che devono essere considerati e trattati con sensibilità. Tra questi, per esempio:
  • decidere come partorire il proprio figlio e chi avere vicino quando accadrà
  •  ricevere le adeguate informazioni circa la diagnosi che ha condotto alla morte
  • avere la possibilità di scegliere una stanza di degenza lontana dalle altre puerpere
  • poter scegliere se ricevere l'analgesia epidurale durante il parto e dove iniziare e svolgere il travaglio
e, dopo il parto:
  • prendersi il tempo per conoscere e salutare il proprio bambino anche in compagnia della famiglia, dei parenti e degli amici
  • raccogliere e conservare dei ricordi e fare, se lo si desidera, delle foto
  • lavare e vestire o avvolgere il proprio bambino
  • scegliere se e come organizzare la cerimonia di commiato e la sepoltura
Ancora, la normativa, in Italia, impone l’autopsia su tutti i bambini morti in utero (Decreto del 9 luglio 1999) con lo scopo di ricercare la presenza di malformazioni o di alcune malattie genetiche. È importante sapere che il corpo del bambino viene sempre rispettato e trattato con cura da tutto il personale ma è lecito chiedere e informarsi anche su questi aspetti.  La legge italiana prevede la sepoltura dei bambini nati morti entro le 27 settimane più sei giorni e quelle dei bambini nati vivi e nati morti dalla 28 settimana in poi con indicazioni precise purché i genitori ne facciano richiesta con un apposito modulo.
E infine, due genitori in lutto torneranno nella loro casa a braccia vuote, spesso in assenza di sostegno emotivo, pratico e sociale. Per questo c'è CiaoLapo, per loro e per tutti noi a cui potrebbe accadere di essere chiamati accanto a dei genitori in lutto. Oggi abbiamo la possibilità di acquisire la consapevolezza e la sensibilità necessarie alla comprensione del loro dolore.

Doula Silvia (doulasilvia@gmail.com)

martedì 15 marzo 2016

Promozione supporto psicologico

Con un piccolo ritardo rispetto a quanto promesso, pubblichiamo oggi la nuova convenzione che un'altra professionista riserva alle mamme lettrici del blog "E-baby da mamma a mamma".
Si tratta di Daniela Brambilla, psicologa-psicoanalista, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Lombardia n°03/9098, che svolge attività professionale con studio a Milano e Genova, e fornisce supporto psicologico tramite Skype a persone di lingua italiana che si trovano all'estero e non riescono a seguire un percorso tradizionale nel luogo dove risiedono.
La convenzione che Daniela Brambilla ha elaborato per tutte le mamme della rete E-baby, lettrici del blog, consiste in un primo colloquio di orientamento gratuito e nello sconto di 50€ sul primo modulo di 5 incontri (250€ anziché 300€).
La convenzione sarà valida fino al 31 dicembre 2016.
Se vuoi usufruire di questa convenzione, invia un'email a ebabygenova@gmail.com, indicando il tuo nome, cognome, gruppo Facebook in cui sei iscritta e il nome della professionista in questione (Daniela Brambilla). Con un'email di risposta ti sarà inviato un buono da presentare al professionista/specialista/attività commerciale indicato sul buono.


Per conoscere le altre convenzioni attive, consulta la pagina delle Convenzioni con E-baby.

domenica 13 marzo 2016

Sciopero alla rovescia

Da diverse settimane è in corso nelle università italiane una campagna di mobilitazione promossa dal Coordinamento Nazionale Ricercatori e Ricercatrici non Strutturati...
...ma cosa significa essere un ricercatore o una ricercatrice non strutturato/a? ...e chi sono i ricercatori/ricercatrici non strutturati?
A segnalarci il problema ed a spiegarlo in maniera semplice ed esaustiva è una mamma di Torino: Sara Romanó che insieme a sue colleghe e colleghi, impegnati nella mobilitazione, ha scritto il testo che segue.
Rientrano nella definizione di "ricercatore e ricercatrice non strutturati" le tante persone (oltre 60 mila) che ogni giorno lavorano nelle università con contratti precari e a terminecollaborando attivamente affinché le diverse funzioni dell’università(ricerca in primis ma anche didattica e divulgazione/consulenza scientifica) siano mantenute, nonostante le "cosiddette"riforme e tagli degli ultimi 10 anni.
Da oltre un mese i ricercatori e le ricercatrici non strutturati sono in mobilitazione con una iniziativa denominata Sciopero alla Rovescia. La ragione di questo sciopero, meglio la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la bocciatura, da parte della Commissione Bilancio della Camera, dell’emendamento per l’estensione dell’indennità di disoccupazione Dis-Coll ai ricercatori non strutturati (che a seconda del contratto più o meno precario vengono a loro volta distinti in assegnisti, borsisti o dottorandi). Con questa decisione il Governo, contrariamente a quanto sancito dalla Carta Europea dei Ricercatori, si è rifiutato di estendere anche alle ricercatrici e ai ricercatori non strutturati il diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione prevista per gli altri lavoratori parasubordinati. Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, infatti, i precari della ricerca, pur versando obbligatoriamente e regolarmente contributi Gestione Separata Inps, hanno con l’Università un rapporto di lavoro caratterizzato da “una forte componente formativa”.
Per rispondere a questa ennesima delegittimazione del lavoro di ricerca, il 2 febbraio è cominciato lo Sciopero alla Rovescia, che mira a rendere visibile il contributo quotidiano dato alla ricerca dai ricercatori e ricercatrici non strutturati e, più in generale, a richiamare l’attenzione sulla estrema precarietà della ricerca universitaria in termini di risorse e prospettive.
Il nome dell'attuale movimento è stato ispirato dal celebre sciopero alla rovescia promosso da Danilo Dolci, che il 2 febbraio di 60 anni fa, fu arrestato mentre guidava un gruppo di braccianti disoccupati impegnati nella sistemazione di una strada abbandonata all’incuria, che erano convinti dell’idea che se un lavoratore, per protestare, si astiene dal lavoro, un disoccupato (o, nel nostro caso dei ricercatori e ricercatrici non strutturali, un soggetto a cui non è riconosciuto lo status di lavoratore) può scioperare, invece, lavorando.
Per richiamare l’attenzione sul contributo che i ricercatori e le ricercatrici non strutturati ogni giorno prestano nelle università nonché sulla condizione di precarietà che vivonoessi vanno a lavorare indossando una maglietta rossa che ritrae due ricercatori con le braccia conserte e che riporta l’hashtag #ricercaprecaria.
Numerosi altri colleghi strutturati (ovvero i ricercatori ed i professori che lavorano con contratti stabili e non precari), studenti, tecnici ed amministrativi delle università hanno scelto di sostenere la nostra iniziativa indossando la stessa maglietta, ma di colore arancione.
L'esclusione dei ricercatori precari dal sussidio di disoccupazione, nonostante il 30% del loro salario sia versato all’INPS, è comunque solo una delle ragioni che li hanno spinti a mobilitarsi.
L'impegno e lo sciopero continueranno per ottenere un cambio di rotta nelle politiche verso l’università e la ricerca, e in particolare per:
un aumento delle risorse pubbliche destinate all’Università, attualmente pari appena allo 0,52% del PIL nazionale ovvero meno della metà di quanto spendono in media i paesi europei;
- lo sblocco del turnover e l’avvio di un piano di assunzioni che possa far fronte al ricambio generazionale e garantire così un rapporto docente-studente in linea con la media europea, anche in vista del pensionamento di 20.000 professori universitari previsto nei prossimi 5 anni;
la semplificazione e il riordino dei contratti per i ricercatori che sono all’inizio della loro carriera lavorativa per arrivare a una figura unica pre-ruolo, mettendo fine così alla precarietà che caratterizza i ricercatori giovani e quelli ormai non più giovani;
- il riconoscimento del valore legale del dottorato per poter introdurre la ricerca nelle pubbliche amministrazioni, nei comuni, nelle scuole: non tutti quelli che concludono con profitto il dottorato di ricerca devono o desiderano continuare a lavorare come ricercatori nelle università, perciò riconoscere le abilità e le competenze sviluppate durante questo percorso di studio-lavoro consentirebbe di iniettare “nuovi e innovativi” saperi, metodi e pratiche nelle pubbliche amministrazioni;
- nuove pratiche valutative che, invece di distribuire patenti discutibili di eccellenza
applicando criteri di valutazione pseudo-scientifici, siano in grado di valorizzare la funzione pubblica dell’università e l’idea stessa che la scienza e i suoi risultati sono prima di tutto un bene comune; da qui la richiesta di nuove pratiche valutative in grado di incentivare la cooperazione e la collaborazione a tutti i livelli (locale, nazionale e internazionale), e la diversificazione degli ambiti e settori di ricerca.

Se condividete il problema e volete sostenerlo, indossate la maglietta di colore arancione con la scritta #ricercaprecaria.
Potete richiedere la maglietta direttamente a Sara Romanó

lunedì 7 marzo 2016

Promozione nutrizionista

Come scritto in un post precedente, oggi e per i prossimi lunedì saranno pubblicate le nuove promozioni che professionisti, specialisti e attività commerciali, legati al mondo delle mamme e dei bambini, riservano alle mamme lettrici del blog "E-baby da mamma a mamma".
Quella che parte oggi è la convenzione con Francesca Argellati, mamma, biologa ricercatrice e nutrizionista, che da tempo collabora con la nostra rubica "Le ricette e i consigli del nutrizionista".
Francesca Argellati elabora piani nutrizionali personalizzati per tutti coloro che hanno necessità di un intervento dietetico. Segue persone di ogni età, sia che abbiano semplicemente bisogno di una dieta per il recupero del peso forma, sia che necessitino di un piano nutrizionale adeguato a specifiche condizioni fisio-patologiche (per esempio: ipercolesterolemia, sindrome metabolica, obesità, ecc...). Elabora diete di mantenimento, diete per sportivi, per bambini, per donne in gravidanza, allattamento o menopausa.
La convenzione di Francesca Argellati con le mamme di Genova lettrici del blog E-baby consiste in uno sconto del 25% sulla prima visita, che comprende colloquio conoscitivo ed elaborazione della dieta personalizzata.
La convenzione sarà valida fino al 31 dicembre 2016.
Se vuoi usufruire di questa convenzione, invia un'email a ebabygenova@gmail.com, indicando il tuo nome, cognome, gruppo Facebook in cui sei iscritta e il nome della professionista in questione (Francesca Argellati). Con un'email di risposta ti sarà inviato un buono da presentare al professionista/specialista/attività commerciale indicato sul buono.

Per conoscere le altre convenzioni attive, consulta la pagina delle Convenzioni con E-baby.

venerdì 4 marzo 2016

Una pausa per ricominciare

Nella vita può succedere di aver bisogno di una pausa per poter ripartire più carichi ed entusiasti di prima...
...questo è quello che è successo al blog E-baby nelle scorse settimane: un break per ricominciare con tanti nuovi post, consigli, ricette, idee, suggerimenti, convenzioni...
Partiamo proprio da queste ultime.
La pagina delle Convenzioni con E-baby si rinnova e dalla prossima settimana ogni lunedì sarà pubblicata una nuova promozione che professionisti, specialisti e attività commerciali legate al mondo delle mamme e dei bambini, riservano alle mamme lettrici del blog "E-baby da mamma a mamma".
Allora, cosa fare? Controllate tutti i lunedì il blog, scoprite le convenzioni presenti e se di vostro interesse fatene richiesta.
Intanto, buon week-end...