venerdì 31 luglio 2015

Gelato pagato

Da un'antica usanza napoletana prende spunto la campagna "Ice Cream Month" dell'Associazione Salvamamme.
Il progetto, che parte oggi 31 luglio e finisce il 31 agosto, consiste nel regalare un mese di gelato a tutti i bambini, soprattutto a quelli meno fortunati le cui famiglie non possono soddisfare una piccola richiesta.
Seguendo la tradizione originaria di Napoli del "caffè sospeso", in cui chi prende un caffè in un bar e ne paga due, beve il suo e lascia l'altro al primo cliente che chiede alla cassa "C'è un caffè pagato?", la campagna "Ice Cream Month" funziona in maniera analoga: chi prende un gelato, può pagarne due, il secondo gelato sarà per il primo bambino che entrerà nel negozio chiedendo "C'è un gelato pagato?".
Incentrato sulla solidarietà, fiducia, collettività e condivisione, si tratta di un progetto "fai da te" aperto a tutti, basta scaricare gratuitamente la locandina dal sito dell'Associazione Salvamamme e proporre l'idea alla propria gelateria di fiducia. Le gelaterie che aderiscono all'iniziativa espongono la locandina sulla vetrina e predispongono un vaso trasparente nel quale chi vuole mette il contributo per il "gelato in sospeso". La gelateria, poi, emette un regolare scontrino al momento della consegna del gelato alla famiglia che ne fa richiesta.

Cosa aspetti? Anche tu puoi contribuire a diffondere una nuova e dolce usanza!

sabato 25 luglio 2015

Insalata di farro, cozze e vongole

Il farro è un alimento molto versatile e facile da preparare, lessato in abbondante acqua salata e poi lasciato raffreddare, da vita a deliziosi primi piatti, insalate e piatti unici.
Famosa è l'insalata di farro con verdure, che può essere sostituita da questa insolita e gustosa versione: l'insalata di farro con cozze e vongole.
L’insalata di farro è una valida alternativa all'insalata di riso e d’estate è perfetta anche per sostituire la pasta.
Ingredienti
  • Cozze e vongole (quantità desiderata)
  • Farro (50g - 70g a persona)
  • Olio extra vergine di oliva
  • Aglio e prezzemolo
  • Sale q.b
Preparazione
Lavate le cozze e le vongole, unitele in un ampio tegame con uno spicchio d’aglio e un filo d’olio extravergine di oliva. 
Coprite e fate cuocere fino a quando le cozze e le vongole si aprono (circa 5 minuti). 
Sgusciatele e filtrate il loro sughetto.
Lessate il farro, conditelo con il sughetto e unite i frutti di mare. 

Opinioni e consigli della nutrizionista:
Questa ricetta è adatta ai bimbi un pochino più grandi, che hanno già consumato i frutti di mare. 
Cozze e vongole contengono una buona quantità di vitamina B12, ferro e altri oligoelementi (zinco, selenio, iodio); apportano circa 10g di proteine,  tra l'1 e il 3% di grassi (nella maggior parte poliinsaturi) ma possono contenere, a seconda della fase del ciclo riproduttivo, una considerevole quantità di colesterolo.
Completare il piatto con una fonte vegetale come pomodorini crudi tagliati a cubetti.
Consiglio sfiziosoSolo per gli adulti aggiungete un trito fine di prezzemolo e abbondante pepe nero macinato fresco.

La ricetta proposta in questa pagina è di Antonella Arrigo, le opinioni e i consigli della nutrizionista sono della Dott.ssa Francesca Argellati.

mercoledì 22 luglio 2015

Una meta al mare: Punta Ala

(scritto e segnalato da Giovanna Monni)


Con pochi giorni di vacanza a disposizione, dove andare con due bambini di 5 e 8 anni?
Noi abbiamo scelto il mare ...a sole tre ore di auto da Genova, abbiamo deciso di esplorare la Toscana e il tanto pubblicizzato mare di Punta Ala, in provincia di Grosseto.
La sistemazione è stata il Campeggio Punta Ala: tra i tanti visitati, guardando il sito web, questo ci ha convinto per la tranquillità della pineta e la comodità della vicina spiaggia.
Il campeggio è un 4 stelle "full optional": le piazzole soddisfano ogni esigenza (solo allaccio corrente elettrica o anche impianto di carico acqua potabile e scarico acque grigie), sono ampie, ben ombreggiate e garantiscono, per chi lo desidera, una discreta tranquillità con i vicini di piazzola.
Chi conosce lo spirito del campeggiatore non si stupirà di trovare persone pronte a darsi una mano o a fare due chiacchiere mentre i bambini giocano in tranquillità nelle ampie piazzole e nella vicina spiaggia. 
La spiaggia è di sabbia fine, quella un po' infima che si infila dappertutto, ma ideale per i castelli di sabbia, le pista delle biglie, i campi da beach volley presenti a monte della spiaggia.
Il mare è basso, di quelli che cammini, cammini e l'acqua è sempre alle ginocchia, l'ideale per i bambini e per la tranquillità dei genitori, un po' meno per chi ama le belle nuotate e i tuffi a bomba!
I servizi del campeggio sono buoni, docce ampie e la possibilità di affittare un bagno privato per chi non vuole rinunciare alla comodità come nella propria casa. 
Campeggio di grandi spazi, utile una bicicletta per gli spostamenti, che si può affittare in loco. 
Purtroppo non posso suggerirvi le brioche del bar (noi arrivavamo sempre troppo tardi!) ma assegno un ottimo voto alla pizza (anche da asporto) e al pane alle olive appena sfornato!
Macelleria ben fornita, anche di simpatia del gestore!
La sera è stato bello passeggiare tra i vialetti circondati da mille lucciole che illuminano i cespugli, per i bambini è stata una sorprendente visione visto che oramai non se ne vedono più in città... 

martedì 21 luglio 2015

Vacanza a Borgio Verezzi

(scritto e segnalato da Valentina Stagno)

Mamme mi trovo a Borgio Verezzi, piccolo centro in Liguria in provincia di Savona con la mia bimba di quasi due anni, e alloggiamo in un albergo a conduzione familiare...
L'albergo è piccolino, ha solo 12 camere ma è davvero delizioso...
Vorrei consigliarlo a chi ha bambini e non vuole allontanarsi troppo da Genova...
La struttura si trova a soli 150 m dal mare, e tutte le cose da mangiare sono preparate direttamente da loro... addirittura, tutta la verdura viene dall'orto dei proprietari.
Le tariffe vantaggiose: pernottamento, colazione, pranzo e cena a 45 euro al giorno; i bambini fino a 2 anni non pagano.
Sembra proprio di essere a casa ...molto molto bello. 
L'albergo si chiama Albergo Calcagno e dal 1954 è gestito dalla famiglia Calcagno.
Spero vi troviate bene come noi!!!

martedì 23 giugno 2015

Istituto Gianelli: il racconto di due mamme

Questo post parla di una scuola nel centro di Genova: l'Istituto Gianelli di San Fruttuoso.
La segnalazione è di due membri del gruppo Ebaby di Genova, mamma Caterina e mamma Cristina.
Ecco il racconto di Caterina: 
"L'Istituto Giannelli è la scuola dei miei cuccioli, è la scuola dove mio figlio sta frequentando la sezione Primavera, dove vorrei poter iscrivere la sorellina e fare seguire un percorso di crescita dalla Scuola Materna fino alle Medie.
La scuola sta attraversando un periodo di carenza di iscritti ma merita di essere sostenuta.
I punti di forza sono i bellissimi spazi interni ed esterni: la palestra dei piccoli, l'angolo morbido, la palestra dei grandi, le aule spaziose, il giardino e il campetto.
Il servizio mensa è fornito dal catering delle suore Gianelline, interno all'istituto ...e per ultimo ma di fondamentale importanza, i maestri sono davvero in gamba." 

...e le informazioni di mamma Cristina, che fanno ben sperare:
"Dal prossimo anno scolastico, finalmente, riapre il nido "Il germoglio" a diretta gestione delle suore Gianelline, sezione dai 3 ai 36 mesi incluso quindi il micronido. 
Ottime tariffe, ottime maestre, cucina interna, ambiente spazioso e a misura di bambino."

Le attività dell'Istituto Giannelli sono molteplici:
micronido, nido, sezione primavera, scuola materna, scuola elementare, scuola media, centri estivi e l'English Summer Camp.
Per maggiori informazioni, potete sfogliare la pagina Facebook dell'Istituto.

mercoledì 17 giugno 2015

La Fattoria nel bosco

La Fattoria nel bosco presenta: il sabato in fattoria.
Il programma prevede: 
alle ore 10:30, colazione offerta dalla fattoria, con pane fatto in casa, marmellata, latte e cacao, o the verde con menta fresca;
- attività didattica, che varia ogni settimana;
- pranzo in fattoria con primo, secondo con contorno e dessert.
La Fattoria nel bosco si trova in via Case Sparse Vinazza, 20 a Tiglieto, Genova.
Il menù bimbi costa 15 euro, quello adulti 18 euro (bevande escluse).
Dal martedì al venerdì, per i membri dei gruppi "Ebaby da mamma a mamma" è applicato uno sconto del 15% sul pranzo e sul giro in fattoria con visita agli animali (pony, cavalli, asini,...). Se sei un membro della rete Ebaby e vuoi usufruire dello sconto, comunicalo in fase di prenotazione.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattare i numeri 010929545 oppure 3388606408.

martedì 16 giugno 2015

Ebaby Swap Party Milano

Arriva anche a Milano, l'evento che a Genova è ormai alla sua terza edizione: l'Ebaby Swap Party
L'Ebaby Swap Party Milano avrà luogo il 20 giugno dalle 16:00 nel chiosco del parco comunale in via Togliatti a Mazzo di Rho. Una giornata in cui vedersi e scambiarsi gli articoli usati per bambini e premaman, facendo qualche chiacchiera all'aperto.
L'evento è aperto a tutti e l'ingresso dei visitatori è gratuito.
A coloro che si prenoteranno come venditori, è richiesto un contributo di 5 euro, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza per sostegno il progetto "Il cammino di Loris, con questo ci muoveremmo meglio". Tra i progetti della Rete del dono, questo progetto è finalizzato alla raccolta fondi per acquistare un pulmino per il piccolo Loris.
Loris è un campione, che un brutto giorno a causa di una malattia è diventato un bambino disabile. Le sue necessità sono molteplici, ma per sua fortuna è circondato da una famiglia fantastica. Tra le tante cose di cui ha bisogno, necessita di un furgoncino per gli spostamenti e, soprattutto, per le visite in ospedale. Un piccolo aiuto e la sua storia cambierà.
Il giorno dell'evento sarà presente l'Associazione Salvagente, promotrice della raccolta fondi, e sarà predisposto un contenitore per raccogliere ulteriori donazioni. 

Per prenotarsi come venditori è necessario collegarsi/iscriversi al gruppo Ebaby di Milano, e compilare l'apposito modello predisposto dalle Admins.
Ogni venditore dovrà predisporre il proprio "spazio espositivo" ...portate tavoli portatili, teli, coperte, piccoli stand appendiabiti...


Le Admins Silvia, Ale, Martina e Alessandra vi aspettano numerosi.

venerdì 12 giugno 2015

Insalata mediterranea di quinoa

La quinoa è un alimento particolarmente ricco di proprietà nutritive e costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa "chisiya mama" che vuol dire "madre di tutti i semi". La quinoa può essere utilizzata anche dai celiaci poiché non contiene glutine.
Ingredienti (per 2 persone come pasto, per 4 persone come contorno)
   300 gr di quinoa
   750 ml d'acqua
   150 g di ceci cotti
   5 pomodori secchi sott'olio
   50 gr di semi di canapa
   1 cetriolo tagliato a dadini
   2 cucchiai di capperi
   2 cucchiai di olive taggiasche


   il succo di un limone
   olio extra vergine d'oliva 


   sale rosa dell'Himalaya (altrimenti normale)

Preparazione
Per cuocere la quinoa sciacquatela bene e poi copritela con 750 ml d'acqua. Portate a ebollizione poi abbassate la fiamma e cuocete per 15 minuti.
In una ciotola mettete i ceci, i pomodori (tagliati a strisce), i semi di canapa, il cetriolo, i capperi, le olive e mescolate bene. Spruzzate il succo di limone, aggiungete olio, sale e mescolate bene.
Una volta che la quinoa è pronta, scolatela e aggiungetela al condimento.
Se avete anche a disposizione, il succo di un'arancia aggiungetelo all'insalata, darà un delizioso aroma agrodolce.

Opinioni e consigli della nutrizionista:
La quinoa è un falso cereale perché non appartiene alle graminacee, anche se i suoi semi sono ricchi di amido. Ha un buon contenuto di minerali (ferro, potassio, fosforo), fibre e vitamina (A e E), ed è ricca di proteine vegetali.
Consiglio sfizioso/nutrizionale: In questo piatto, ottima è l'aggiunta dei semi di canapa, dotati di tutti gli aminoacidi necessari per la sintesi delle proteine e anche ricchi di acidi grassi polinsaturi.

Curiosità storica: Tra le popolazioni andine la quinoa aveva un ruolo quasi sacro e nel periodo della conquista spagnola, durante il conflitto con la cultura cattolica che, al contrario, considera sacro il pane di frumento, e quindi il grano, la coltivazione della quinoa fu combattuta e scoraggiata; solo in un secondo tempo, quando apparve evidente che l'ambiente andino è il miglior habitat per la quinoa, la sua coltivazione riprese piede.

La ricetta proposta in questa pagina è di Antonella Arrigo, le opinioni e i consigli della nutrizionista sono della Dott.ssa Francesca Argellati.

mercoledì 3 giugno 2015

L'Oceanogràfic di Valencia

(scritto e segnalato da Loredana Travascio)
Da diversi mesi pensavamo a un viaggio in cui il nostro ometto di tre anni e mezzo potesse vedere un acquario, scoprire cose nuove e respirare l'aria del mare, una delle cose che ci manca di più nella città in cui viviamo attualmente (Bruxelles) ...dopo un lungo periodo di riflessioni e indecisioni, la nostra scelta è ricaduta su Valencia.
Posizionata sulla costa sud-orientale spagnola, raggiungere Valencia da Bruxelles è stato davvero facile grazie al volo low-cost della Vueling, comodo soprattutto per l'orario, che ci ha permesso di ultimare gli ultimi dettagli in mattinata e poi partire nel primo pomeriggio. Dopo poco più di due ore di viaggio, siamo arrivati nella città spagnola, dove la metropolitana, che parte direttamente dall'aeroporto, ci ha portato in trenta minuti nel centro. Raggiunto l'hotel in autobus, dopo una breve rinfrescata, siamo andati a cena in un ristorante scelto a caso, rivelatosi davvero delizioso: paella vegetariana, sogliola alla griglia con patate novelle, tonno arrostito con verdure di stagione hanno costituito la nostra prima cena valenciana.
Il mattino seguente con l'autobus 95 siamo arrivati fino alla Ciutat de les Arts i les Ciències, con l'obiettivo di visitare l'Oceanografico.
Il più grande parco marino in Europa, l'Oceanografico è diviso in diverse zone: il Mediterraneo, le Zone Umide e la Voliera, i Climi Temperati e Tropicali, gli Oceani, l'Antartico, l'Artico, le Isole, il Mar Rosso, il ristorante sottomarino e il Delfinario.
Una delle cinque tappe obbligate nel nostro tour, l'Oceanografico è stato davvero bello: tante varietà di pesci e animali acquatici, foche, pinguini, leoni marini, beluga...
...molto suggestiva la passeggiata all'interno del tunnel sottomarino dove si è circondati da tonni, orate, razze, pesci luna e squali...
...indimenticabile lo spettacolo dei delfini, dove prima dell'esibizione vera e propria si è coinvolti in una specie di quiz (in inglese e spagnolo), che offre la possibilità ai bambini che rispondono correttamente alle domande di toccare i delfini.
Per visitare senza troppa fretta l'intero Oceanografico, ci vuole buona parte della mattinata e una parte del pomeriggio; quindi, conviene prevedere il pranzo a sacco oppure mangiare all'interno di una delle strutture presenti. Molti siti consigliano il ristorante sottomarino, noi abbiamo preferito mangiare dei panini al sole, giocando con gli uccellini in attesa delle briciole di pane.

Le altre tappe del nostro viaggio a Valencia sono state: il Museo de las Ciencias Príncipe Felipe, il parco di Gulliver, il mercato centrale, la paella valenciana ...ma di queste vi parlerò in altri post.

Notizie utili: ogni giorno ci sono due spettacoli di delfini, uno in tarda mattina e uno il pomeriggio. Quando ci siamo stati noi, il primo era alle 11:30 e il secondo alle 16:30 ma conviene controllare appena arrivati al punto informazioni (piano - 1 dell'edificio principale). 

Consiglio: acquistare (anche all'aeroporto di Valencia) uno dei diversi tipi di Valencia Tourist Card ovvero un biglietto cumulativo comprensivo di vari servizi (metro, autobus, tranvia, musei, Città delle Arti e delle Scienze, BioParc, ecc), che consente di risparmiare sul costo finale.

venerdì 29 maggio 2015

Professione Genitore


Non esiste una scuola ...esiste la coscienza e la conoscenza che arriva dalla pratica e, talvolta, dagli errori che si possono commettere nell'essere Genitore.
Per chi condivide, come noi, la convinzione che si può sempre migliorare, pubblichiamo un articolo sulla difficile professione del Genitore.
Foto realizzata da Valentina Cuocolo
di AV Studio fotografi


Ringraziamo Patrizia Baldrighi, pedagogista a indirizzo analitico transazionale e direttrice del Centro Pedagogicol’Emile, per l’intervista rilasciata.

Cosa vuol dire essere genitore?
Genitore non si nasce ma si diventa …a volte per scelta a volte per caso e, comunque, si impara ad “essere genitore” quando il genitore incontra "se stesso”.

Quali sono i compiti di un genitore?
I compiti del genitore sono molti: proteggere, nutrire, coccolare ma soprattutto il genitore è chiamato ad educare.
Educare significa aiutare un individuo a crescere ed a sviluppare le sue potenzialità che gli permetteranno di diventare autonomo e indipendente.
Educare non è cosa facile: le "abilità pedagogiche" dell’educatore passano dal cervello ma quelle del genitore passano dal cuore.
Bettelheim, grande studioso, diceva che il genitore sbaglia per il troppo e incondizionato amore che nutre.

Quali consigli dare ai genitori?
Il genitore saggio sa che il suo compito educativo parte dall’esempio che trasmette attraverso un comportamento consapevole, e per riuscirci è necessario essere disponibili a mettersi in gioco guardandosi allo specchio.
Abituiamoci a fare il punto su ciò che proviamo, osservando i sentimenti contrastanti come: ansia, perplessità, indecisione, apprensione, paura e al tempo stesso gioia, allegria, appagamento e amore, parliamoci e parlatene, proviamo ad essere coraggiosi nell’incontrare noi stessi, onesti e sinceri. I genitori trasmettono esempio concreto, un modello esistenziale che rappresenterà una fondamentale base di partenza per la vita dei figli.

Perché e quando chiedere un aiuto esterno?
Se proprio non ce la fate, se risulta difficile emergere con obiettività da un dubbio su come reagire, come interpretare il comportamento dei vostri bambini, come e se è opportuno intervenire in una loro decisione, cosa dire, come rispondere, se temete di commettere errori, allora chiedete aiuto.
Ci sono figure professionali capaci di accompagnarvi nella ricerca della migliore decisione.

Parlaci del counseling…
Un setting di counseling è una soluzione ottimale, dove le parti sono sullo stesso piano: il counselor, esperto nella sua capacità di ascolto e riformulazione, e voi genitori, assoluti esperti del problema che esponete.
Il confronto e la ricerca di consigli rappresentano un saggio atteggiamento ed anche un segno di onestà e umiltà intellettuale ed etica. Anche i professionisti e tecnici del settore, al di fuori del ruolo e innanzi ai loro figli sono semplicemente genitori.

Il genitore è, quindi, un modello per i propri figli. Quali consigli pratici possiamo dare?
- Conferiamo importanza ad ogni situazione perché nulla nella vita dei figli va mai svalutato.
- Non mentiamo mai su di noi e su ciò che accade, diciamo sempre la verità, utilizzando toni e parole adeguate all’età e alla condizione psicologica.
- Trasmettiamo il prezioso senso della coerenza, mantenendolo noi nel comportamento e nella comunicazione perché i figli ci osservano e ascoltano con molta attenzione.
- Proviamo ad essere sempre protettivi e complici, e dimostriamo disponibilità costante nel trovare insieme una soluzione.
- Diamo pieno supporto alle loro frustrazioni, senza per questo sostituirci nei loro doveri o venir meno alle regole stabilite.
- Non umiliamo mai: l’umiliazione di un genitore è una profonda ferita che stenterà a rimarginare.

Cosa vuol dire essere "genitore generoso"?
Per dare a piene mani è necessario avere e quindi ricevere.
Il genitore è tenuto a “nutrirsi”, se poi vuole “nutrire”.
La coppia deve fare altrettanto per garantirsi solidità e serenità.

…quindi, per essere genitori generosi anche la coppia deve essere in piena sintonia?
La giusta ricarica del singolo e della coppia è un dovere: ritagliamoci uno spazio esclusivamente nostro, una cena con gli amici, un pomeriggio di shopping, un momento di relax in una beauty spa (anche quella vicino casa va benissimo), una passeggiata, una giornata dedicata al dolce far nulla, semplicemente riposo con se stessi.
Per la coppia ci sono i viaggetti, le cene romantiche, i pomeriggi di coccole alla ricerca dell’intimità, uno spazio di tempo dove potersi ritrovare.
La condizione importante è questa: fissiamo un appuntamento, una volta alla settimana o al mese; segnamolo nella nostra agenda insieme a tutti gli altri, e rispettiamolo. Godiamoci la preparazione e l’attesa, e poi viviamo il momento senza sensi di colpa. Il senso di colpa non è mai un valore aggiunto, ottenebra la mente e confonde.
Lo spazio ritagliato è sacro e va protetto; quindi, oorganizzamoci per tempo affinché sia possibile rispettare l’appuntamento.

Non è sempre facile poter lasciare i bambini e staccare la spina?
Chiediamo aiuto al nostro compagno, alla famiglia, agli amici, in una modalità di reciproco mutuo aiuto.
Si possono realizzare dei piccoli consorzi tra famiglie, stabilendo momenti, date, week end, oppure condivisione di baby sitter.

Come e dove trovare l'energia?
La famiglia è un contenitore di energie potentissimo. In un momento di cambiamento e di crisi come questo, la famiglia ha un ruolo importante, di protezione e ricarica.
È quindi importante conferirle il giusto valore e assicurarsi che tutti i componenti ne siano consapevoli.
L’appuntamento, anche in questo caso, è la condizione importante.
Si può fare così: ci si incontra intorno alla tavola almeno una volta al giorno oppure si cerca un momento durante la settimana per fare il punto sulle reciproche vite, scambiandosi notizie sulla scuola, lo sport, gli amici, il lavoro, gli impegni, …anche gossip e pettegolezzi sono i benvenuti perché lo scopo e parlare e parlarsi.
Diamo vita a vere e proprie consuetudini che diventano tradizione, ad esempio un viaggetto ma anche e più semplicemente (ed economico), un pic nic con partitona, un pomeriggio in piscina o al mare, una gita fuori porta. Condizione esclusiva: partecipa solo la famiglia perché l’obiettivo è stare insieme e ritrovarsi.

Farsi delle domande vuol dire essere sulla buona strada ed essere un "buon genitore"?
Alla sera, dopo il bacino della buona notte, rivolgiamoci queste domande:
- Sono sufficientemente presente nella vita di mio figlio?
…la quantità del tempo è importante, ma la qualità lo è ancor di più.
- Riesco ad essere in ascolto?
…ascoltare è una condizione emotiva. Per connettersi con i propri figli è necessario andare oltre le parole.
- Posso accettare le sue scelte?
…il modo in cui è organizzata la sua vita non sempre corrisponde alle proiezioni dei nostri desideri, ma è la sua vita.
- Quanto incide la mia presenza nelle sue scelte?
…quanto di nostro c’è nell’organizzazione della sua vita ma che non necessariamente gli appartiene.
- Mio figlio è felice?
- Cosa gli manca, cosa è in esubero?

Non è obbligatorio darsi risposte, ma è consigliabile farsi domande, allenandosi a riflettere per fare il punto sulla relazione tra le parti.