venerdì 17 ottobre 2014

Intervista a Daniela Brambilla, psicologa-psicoanalista anche per gli italiani all'estero

Daniela Brambilla, psicologa con formazione psicoanalitica, ha fatto studi di filosofia, psicologia, etnologia e psicoanalisi. Durante numerosi viaggi, ha approfondito i suoi studi interessandosi, in particolar modo, della struttura della famiglia e del gruppo sociale; attualmente, si occupa di raccogliere storie, leggende e racconti dei popoli.
Daniela, facciamo le presentazioni: di cosa ti occupi nella vita?
Sono psicologa-psicoanalista di formazione junghiana, esercito la libera professione a Genova e a Milano. Sono iscritta all’ordine degli psicologi della Regione Lombardia
(num.03/9098).

Hai dato vita al sito www.daniela-counselling.com, di cosa tratta?
Questa iniziativa nasce dall’esperienza accumulata nell’esercizio della mia attività professionale in Italia, attraverso la quale ho ricevuto, e continuo a ricevere, nel mio studio persone reduci da esperienze più o meno lunghe in un paese straniero.
Dai loro racconti è emerso che l’aver vissuto i propri disagi nella totale solitudine è stato per loro drammatico, e ha impedito il processo evolutivo che dovrebbe mettersi in atto dopo un'esperienza di crescita come quella del vivere un certo periodo in un paese straniero.
Ho, quindi, pensato che le loro sofferenze sarebbero state sicuramente più contenute e che le stesse non sarebbero sfociate verso disturbi cronici, se queste persone avessero potuto trovare risposte ai loro problemi rivolgendosi direttamente ad un professionista sul posto, nel momento stesso in cui il loro malessere si era manifestato.
Mi sono così resa conto che trovare un valido e professionale supporto alle proprie problematiche trovandosi a vivere all’estero non è cosa facile.
Tralasciando gli aspetti pratico/logistici, in una relazione di aiuto giocano un ruolo fondamentale due fattori: la propria lingua e la propria cultura.

Anche se la permanenza in un altro paese ci ha resi padroni della lingua del luogo, certi problemi li possiamo efficacemente esplicitare solo nella nostra lingua madre che è quasi sempre la lingua dei nostri sogni ed il mezzo di espressione profonda dei nostri sentimenti, delle nostre paure. Riflettendo, quindi, sul fatto che la tecnologia ci permette di superare la distanza fisica tra paziente/psicologo e fornire un valido aiuto a chi lo necessita tramite il web, ho deciso di utilizzare Skype e di creare, e anche studiare, una sorta di setting on line. In fondo i grandi della psicoanalisi, come Freud e Jung, hanno creato un setting che per l'epoca era innovativo, perchè non provare a crearne uno futuribile che utilizza i mezzi del nostro secolo?

Con quali obiettivi hai deciso di aprire il sito?
L'obiettivo è di utilizzare le potenzialità della rete in modo da poter raggiungere una fetta importante della popolazione degli espatriati di lingua italiana ed offrire loro l'opportunità di usufruire di un servizio innovativo e non ancora conosciuto.

A chi ti rivolgi?
Mi rivolgo, chiaramente a tutti gli italiani all'estero, ma essendo il mio lavoro un servizio alternativo ad un supporto psicologico di tipo tradizionale, trovo riscontri soprattutto negli italiani che risiedono in zone di nuova emigrazione, laddove non sussiste una rete strutturata che permetta alla persona di trovare uno psicologo o una psicoterapeuta in loco.
Per esempio, sto seguendo attualmente una signora che ha seguito il marito in una zona sperduta della Cina, che si sente depressa e isolata e perde un po' spesso la pazienza con la sua bimba, bimba che tra l'altro ha le sue difficoltà in quanto a scuola deve apprendere il cinese.
Il mio è chiaramente un servizio alternativo ad un supporto psicologico di tipo tradizionale che credo sia ancora preferibile per chi ha l’opportunità di trovarlo nel luogo in cui risiede. Ma spesso questa condizione non si realizza.


Quali servizi offri?
Dopo un primo colloquio gratuito per mettere a fuoco le problematiche della persona, fornisco a mezzo Skype moduli di 5 incontri ciascuno.

In che modo cerchi di aiutare e sostenere chi ne ha bisogno? In questo caso specifico, come aiuti e sostieni gli italiani residenti all’estero?
Nei due moduli che propongo cerco di far ritrovare all'individuo la forza delle sue radici. Nell'infanzia tutti noi ci troviamo "all'estero", dobbiamo imparare una lingua e conoscere il mondo che vediamo per la prima volta. I due moduli si ripropongono di ritrovare quella forza antica che ci ha aiutato a diventare grandi.
Questi ricordi vengono poi raccolti in una prima storia, che è la storia di quell'individuo in quel particolare momento, mentre il secondo modulo riporta la storia individuale alla storia universale o letteraria. È sempre un gran sollievo sapere che le pene che noi stiamo soffrendo sono le stesse degli antichi greci o di grandi scrittori.


Principalmente chi si rivolge a te? C’è una fascia d’età specifica?
Beh, ovviamente si rivolgono a me le persone che si trovano nella terra di mezzo, cioè quell'età che va dai trenta ai quarant'anni. Ma ho anche ascoltato persone più mature.

Quali sono le problematiche più comuni?
Il non sapere se restare nel paese straniero o tornare a casa. La delusione delle aspettative; si era investito tutto in quel trasferimento e ora niente è come dovrebbe essere. Molto comuni, poi, sono le pene amorose, l'amore che non ci segue, oppure ci segue ma è infelice, pene amorose che vissute in solitudine si fanno ancora più aspre.

Che riscontro stai ottenendo?
Mi sembra di aver avuto un buon risultato, il mio servizio sembra essere utile e ha ottenuto un buon successo.

Cosa bisogna fare per ottenere una consulenza psicologica online?
Occorre semplicemente compilare il modulo di contatto che è presente nel sito indicando sommariamente il proprio problema, dove si risiede in modo da fornire l’idea per fissare l’orario del primo incontro e il proprio indirizzo email. Si deve avere naturalmente installato sul proprio computer il programma Skype, che comunque è facilmente scaricabile del web.
Sono io a contattare il richiedente per fissare il primo colloquio conoscitivo, finalizzato alla messa a fuoco del problema. Questo primo colloquio è a titolo gratuito. Se poi il paziente riterrà utile iniziare un percorso di sostegno psicologico dovrà versare attraverso paypall l’importo corrispondente ad un modulo di 5 incontri. Questa modalità di pagamento è anch’essa guidata attraverso il sito.
Invito tutti a visitare il mio sito, dove troverete tutte le informazioni in modo dettagliato. 

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