giovedì 27 novembre 2014

Incontro con un'educatrice Montessori

Daniela Carnabuci del gruppo Genitori Montessoriani di Genova, segnala che domenica prossima 30 novembre alle ore 15.00 in via Cairoli 1/1 a Genova, ci sarà un incontro con Lucia, educatrice formata Montessori, e con l'Associazione di Genitori Montessoriani di Genova.
Lucia, in particolare, sta applicando il metodo Montessori nella sua classe della scuola materna pubblica S. Paolo, e durante l'incontro racconterà come ha organizzato l'ambiente scolastico, quale riscontro ha dai bambini, quali sono le soddisfazioni, e anche quali sono le difficoltà che incontra, soprattutto nelle battaglie per rendere ufficiale la sua sezione.
Dopo l'incontro con Lucia, l'Associazione di Genitori Montessoriani di Genova parlerà dei suoi progetti, delle proposte, idee e speranze.
Per motivi di spazio, il numero dei partecipanti sarà limitato, per questo motivo chi è interessato può scrivere un'email a genitorimontessorianigenova@gmail.com chiedendo di riservare un posto.
Per la partecipazione è necessario versare un contributo di 1€.


"Aiutatemi a crescere è la tendenziosa domanda che 
ogni bambino pone agli adulti che lo circondano"
Maria Montessori

martedì 25 novembre 2014

Impara a difenderti

Erika Roccatagliata del gruppo E-baby di Genova, segnala un corso molto interessante per le donne, organizzato dalla scuola di formazione Overform di Genova...
Si tratta del "corso di difesa femminile" finalizzato all'acquisizione di una maggiore sicurezza nell'affrontare eventuali situazione di pericolo, attraverso tecniche pratiche di autodifesa e l'analisi di atteggiamenti psicologici adeguati.
Durante il corso, le partecipanti ampliano la conoscenza ed il controllo del proprio corpo in movimento, imparando a gestire la propria aggressività e rafforzando la propria sicurezza in se stesse, attraverso la scoperta delle proprie potenzialità fisiche e mentali.
Il corso avrà luogo il 29 novembre dalle ore 10:00 alle ore 18:00, presso lo Studio Balance Control in Via San Lorenzo 12/4 a Genova.
La giornata sarà articolata in due parti. Una prima parte teorica dalle 10:00 alle 13:00, con la presentazione degli istruttori e delle partecipanti che dedicheranno circa 20/30 minuti all’ascolto, al racconto e alla condivisione di esperienze personali passate, permettendo in questo modo di strutturare al meglio la parte pratica successiva e creando un rapporto di fiducia tra docenti e partecipanti, che consentirà di utilizzare il miglior metodo di approccio alla difesa. Una seconda parte pratica dalle 14:00 alle 18:00, in cui saranno sviluppate ulteriori azioni, utilizzando tecniche dimostrative mirate a coinvolgere direttamente le partecipanti che diventeranno così le vere protagoniste.
Il corso riguarderà, quindi, l’analisi dei vari tipi di rischi, minacce e violenze attraverso le dimostrazioni pratiche effettuate esclusivamente dagli istruttori, e avrà lo scopo di conoscersi, confrontarsi, imparare, e insieme sperimentare movimenti ed azioni per poter essere preparate ad affrontare nel migliore modo possibile tutte le criticità di pericolo e/o di disagio. Sarà insegnato a difendersi da ogni tipo di aggressione a mani nude, armi bianche, armi da fuoco e da ogni tipo di immobilizzazione, e saranno fornite le principali nozioni teoriche e tecniche. Il corso è certificato AIF ed ha il costo di 99€.
Per iscriversi al corso, è necessario mandare un'email con il proprio nome e cognome all'indirizzo info@overform.it.

domenica 23 novembre 2014

La manovra antisoffocamento

Marta Cambiaso, mamma del gruppo di Genova, segnala due incontri per imparare a fare la manovra antisoffocamento...
Il primo incontro avrà luogo mercoledì 26 novembre dalle 16:00 alle 18:00 presso la Sala Chiamata del Porto in Piazzale San Benigno. Il secondo incontro avrà luogo mercoledì 3 dicembre dalle 18:00 alle 19:30 presso la Associazione Cara in Via Ceccardi 4/35A.
I due eventi sono completamente gratuiti, e al loro termine sarà consegnato un attestato di partecipazione.
Gli incontri saranno tenuti da specialisti del settore, tra cui il dott. Ferrando Alberto, che mostreranno praticamente come effettuare la manovra su manichini.
La prenotazione è indispensabile!!! ...maggiori informazioni e modalità di prenotazione sono disponibili cliccando qui.   

venerdì 21 novembre 2014

TOKEN ECONOMY: un metodo per cambiare i comportamenti negativi dei bambini

Buongiorno mamme e papà!
Per caso i vostri bimbi hanno dei comportamenti-problema?
Cioè quei comportamenti che vi mettono a dura prova, che sapete che dovrebbero cambiare, ma non sapete come fare?
Esiste un modo semplice, accattivante e che funziona: si chiama Token Economy.
La Token Economy, oltre a raggiungere l'obiettivo di cambiare un comportamento, può aiutare il bambino ad essere più responsabile perchè deve gestire i token guadagnati; inoltre, insegna a ritardare la gratificazione, cioè a "non avere tutto e subito", ma ad aspettare e desiderare qualcosa.
La Token Economy richiede qualche sforzo da parte dei genitori, ma i benefici superano di gran lunga i costi.
La Token Economy, detta anche sistema a punti, è una tecnica che consiste in un accordo con il vostro bambino allo scopo di modificare un comportamento che lui mette spesso in atto e che volete cambiare; ad esempio, finire i compiti, lavarsi i denti, completare le faccende, non litigare con il fratello, andare a letto senza capricci, non alzarsi da tavola...
Ogni volta che metterà in atto un comportamento corretto/desiderabile, potrà ricevere un gettone, un punto o un adesivo, ...che in seguito, quando avrà raggiunto la quantità stabilita, gli consentirà di ottenere il premio concordato. Al contrario, ogni volta che metterà in atto il comportamento da modificare, non riceverà alcun punto o potrà perderne.
Nella Token Economy, infatti, i comportamenti sono rinforzati con i token (detti rinforzi secondari) e, successivamente, vengono scambiati con i premi (rinforzi primari) una volta raggiunto il numero di punti stabiliti. I token possono essere sotto forma di smiles, adesivi, denaro falso, ecc ...mentre, le ricompense possono variare da attività piacevoli, snack, privilegi come guardare la televisione, giocare con un amico, ora del computer, fino ad un regalo/oggetto desiderato da tempo.
Come procedere per sviluppare una Token Economy nella vostra casa?
In primo luogo, è necessario identificare i comportamenti che volete che i vostri figli cambino. L'importante è non scegliere troppi compotamenti insieme: al massimo 2 o 3.
Esempio di cartellone per la raccolta dei token
Poi, bisogna decidere quali token usare: deve essere qualcosa che il bambino non può contraffarre, e che solo voi genitori avete a portata di mano, ma soprattutto qualcosa che sia divertente ed accattivamente per lui (monete dei pirati, adesivo dei dinosauri, adesivi di principesse, ecc).
Successivamente, bisogna scegliere i rinforzi primari e fare una lista, una sorta di "menù dei premi".
Una volta che i comportamenti desiderati sono identificati, come i rinforzi primari, sarà necessario impostare un valore per ciascuno di essi.
Occorre, quindi, stabilire un equo sistema di scambio, in base al quale il numero di token necessari per accedere al premio deve tener conto di quanto spesso il comportamento diserabile era già spontaneamente presente. Se ad esempio si verifca che il bambino solo 2 volte in una settimana per un giorno intero non ha fatto dispetti alla sorella, un obiettivo potrebbe essere di raggiungere 4 token in una settimana.
Altro esempio di cartellone per la raccolta dei token
Ciò che è importanete in questa fase è di stabilire obiettivi che non siano troppo elevati nè troppo semplici. Infatti, nel primo caso il bambino rimarrebbe frustrato dalle difficoltà che incontrerebbe nel raggiungere l'obiettivo; mentre, nel secondo caso la facilità con cui otterrebbe la ricompensa costituirebbe un incentivo poco incisivo verso il cambiamento.
Infine, un aspetto importantissimo è l'erogazione immediata del token non appena il comportamento desiderato viene messo in atto: deve essere uno scambio immediato! Ecco perchè consiglio di mettere il cartellone dei punti a portata di mano e facilmente visibile, per esempio sul frigo, o appeso in cameretta, o ancora è possibile fare una scheda più piccola, una sorta di "carta di credito", che il bambino porterà sempre con sé.
Un altro aspetto importante, da non dimenticare, è di accompagnare il token con un una descrizione del comportamento adeguato e una lode verbale; ad esempio: "Bene, sei riuscito a non alzarti da tavola e quindi hai vinto un token. Continua così!".
Ultimo consiglio: create il cartellone insieme ai vostri bimbi ...li renderà più partecipi!
articolo scritto dalla Dott.ssa Lucia Berioli

Alcune informazioni sulla Dott.ssa Lucia Berioli:
Psicologa,
- Tutor specialista dell'apprendimento,
- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione.
Si occupa sia di adulti che di bambini; prediligendo, in particolare, il supporto ai genitori che hanno bambini con difficoltà varie (Parent Training).
Per qualsiasi informazione è possibile contattare la dottoressa:
- presso lo studio in Via San Martino 16a/9, scala b, Genova oppure presso il Centro Medico Magenta in Corso Magenta 31, Genova;
- via email: beriolilucia@gmail.com;
- telefono: 3465219590

lunedì 17 novembre 2014

Attese..

Oggi festeggiamo la giornata mondiale del neonato prematuro con una poesia che Cinzia, membro dell'Associazione Cicognasprint Onlus di Genova ma soprattutto "mamma" ha scritto per la sua piccola Alice, nata a 30 settimane.


Attese...
Quando un bimbo nasce prematuro si interrompe un’attesa,
ma ne iniziano altre:
l’attesa che passino le prime 24 ore,
l’attesa davanti alla porta del filtro della TIN,
l’attesa che non squilli il telefono,
l’attesa per prenderlo in braccio,
l’attesa di tornare a casa con lui,
l’attesa dei primi sorrisi, dei primi passi, delle prime parole.

E non è solo attesa, è attesa e aspettativa.

Ma a volte i bimbi che nascono troppo presto disattendono le aspettative,
a volte in bene, a volte no.

Ci lasciano sospese a sperare.
Alle mamme sospese, come me, dico:
Abbandonate le aspettative,
guardate negli occhi i vostri bambini

e aspettate con loro solo il prossimo Natale.

Alice 3 anni e mezzo, nata a 30 settimane
(foto realizzata da Valentina Cuocilo di AV Studio fotografi)


domenica 16 novembre 2014

World Prematury Day

In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità che si celebra il 17 novembre, l'Associazione di genitori CicognaSprint Onlus con il patrocinio del Comune di Genova ha organizzato una serie di attività sia per oggi che per domani.

Gli eventi di oggi cominciano alle 14:00 presso il Padiglione 14 del Gaslini, dove si svolge l'incontro con i genitori dei bimbi attualmente ricoverati in TIN (Terapia Intensiva Neonatale) con un piccolo rinfresco. Continuano, poi, dalle 16:30 presso Hotel Genova, dove ci sarà il cocktail di benvenuto per i giocatori della squadra "Meyer di Firenze"; si concluderanno alle ore 18:00 presso il campo sportivo Giacomo Carlini con l'inizio della partita di calcio "Aiutami a crescere", dove le due rappresentative di professionisti sanitari (medici, infermieri, tecnici radiologici, OSS, ausiliari) dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e del Centro Sportivo Gaslini si confronteranno per una giornata solidale.
Domani, lunedì 17 novembre alle ore 9:30 presso l'Aula Magna del Gaslini avrà luogo il convegno dal titolo "Nascere prima ...per arrivare lontano" durante il quale saranno affrontati le principali questioni legate alla prematurità dalla nascita all'età prescolare. Nel pomeriggio dalle ore 14:30 presso la Sala incontri della Regione in Piazza De Ferrari ci sarà un incontro aperto alla cittadinanza, dove si parlerà della giornata della Prematurità.
Maggiori informazioni e dettagli sulle attività di oggi e domani, possono trovarsi sulla pagina Facebook dell'Associazione di genitori CicognaSprint Onlus.

IMPORTANTE: A causa degli eventi meteorici che hanno colpito Genova, la partita di calcio allo stadio Giacomo Carlini è stata rimandata a data da destinare.

mercoledì 12 novembre 2014

Mi FASCIA capire...

Giorgia De Antonio e Ilaria Ottati, mamme del gruppo E-baby di Genova, invitano tutte le mamme a leggere un articolo della loro amica Lusi, che spiega bene il percorso seguito da alcune donne con la passione del Babywearing ossia "del portare i bambini" come pratica di accudimento naturale e come possibilità di genitorialità a contatto...
...Giorgia e Ilaria, inoltre, in qualità di consulenti della Scuola del Portare (in corso di formazione), segnalano l'incontro informativo gratuito sull'arte del portare i bimbi in fascia, che avrà luogo il prossimo sabato 15 novembre dalle ore 10:00 alle ore 12:00 presso l'Istituto Salesiano Don Bosco in Via San Giovanni Bosco, 14 r a Genova Sampierdarena.

L’incontro dal titolo "Mi FASCIA capire..." è dedicato non solo a mamme e papà ma anche ai futuri genitori, ai nonni, agli zii e chiunque voglia approfondire il tema del portare.
Durante l'evento, Camilla Mucè, consulente del portare, parlerà dell'importanza del contatto, di come è possibile parlare e comunicare attraverso la pelle con i bambini, della fisiologia e dei benefici del portare sia per i genitori che per i bambini, delle norme d sicurezza relative al portare, dei diversi tipi di supporto (fascia lunga rigida ed elastica, ring, marsupi ergonomici, ecc...), e concluderà l'incontro con un momento dedicato al confronto e alle domande dei presenti.
L'incontro è gratuito ma è gradita la prenotazione
Per maggiori informazioni e per la prenotazione, contattare Camilla Mucè scrivendole un'email a camilla.muce@gmail.com oppure chiamando direttamente il numero 3382197085.

martedì 11 novembre 2014

Mamme&Figli: ecco 10 cose da non dire mai

Questo è il titolo di un articolo che Irene Baglietto del gruppo E-baby di Genova ci ha segnalato per condividerlo con le altre mamme...
Nell'articolo sono riportate 10 frasi da non dire mai ai propri figli perché, come spiegano la psicologa Anna Oliviero Ferraris e la tata Lucia Rizzi, fanno male, minano l'autostima del piccolo, sortiscono l'effetto contrario.
Le 10 frasi in questione sono:
  1. Sei proprio uno stupido
  2. Non c'è niente da piangere
  3. Mi hai proprio delusa
  4. Se mangi tutto ti do il gelato
  5. Tuo padre fa sempre così, di lui non ci si può mai fidare
  6. Che bella la mia patatona
  7. Smettila subito, non vedi che ti guardano tutti?
  8. Non vedi com'è brava tua sorella?
  9. Vedrai quando andrai a scuola!
  10. Ma lo sai che poi ti fai male!
...ma perché non dirle?
...non dire "Sei proprio uno stupido", perché come spiega la psicologa Anna Oliviero Ferraris «Un bambino non è mai stupido, al massimo ha fatto una stupidaggine». Distinguere tra il comportamento e la persona è fondamentale, «altrimenti si appiccica al bambino un'etichetta che lo umilia e faticherà a scrollarsi di dosso». Vale anche per il suo carattere: se gli ripetete sempre che è un "pigrone", si sentirà legittimato a comportarsi come tale.
...non dire "Non c'è niente da piangere"perché come osserva la tata Lucia Rizzi «Se un bimbo piange, il suo motivo ce l'ha eccome. Il punto non è criticare la sua emozione, ma aiutarlo a spiegarla e a trovare una soluzione». Invece che reprimere il pianto, provate a a chiedergli come mai sta piangendo e cosa potete fare assieme, per risolvere il problema.
..non dire "Mi hai proprio delusa", perché come dice la psicologa Anna Oliviero Ferraris «Dichiarare la propria delusione o, peggio ancora, chiudere la comunicazione con un bambino per punirlo, è molto traumatico». Non c'è niente che ferisca di più un bambino dell'idea di non aver appagato le aspettative dei genitori, quindi piuttosto diciamo «Non si fa così», e spieghiamo bene il perché.
...non dire "Se mangi tutto ti do il gelato"perché come sottolinea la tata Lucia Rizzi «Il cibo non deve mai essere un premio. Il gelato è un alimento sano, va benissimo per la merenda. Se invece a tavola un bimbo non ha fame, mangerà al pasto successivo».
...non dire "Tuo padre fa sempre così, di lui non ci si può mai fidare", perché «per un bambino i genitori sono il centro del mondo. Che uno dei due svaluti l'altro è molto grave, perché mette in discussione le certezze del piccolo su quali sono le persone di riferimento». Parlate con il papà in disparte, ma non criticatelo davanti ai figli minando la sua credibilità.
...non dire "Che bella la mia patatona", perché come osserva la psicologa Anna Oliviero Ferraris «L'immagine corporea di sé è molto legata allo sguardo della mamma e del papà. Sottolineare che una bimba o un bimbo sono un po' cicciotti, anche scherzosamente, significa far passare il messaggio che il loro corpo così com'è non va bene». E' preferibile insistere su come il bimbo "sente" il suo corpo piuttosto che su come lo "vede".
...non dire "Smettila subito, non vedi che ti guardano tutti?", perché come avverte la tata Lucia Rizzi «questa frase è umiliante, e peggio ancora rinforza nel bambino l'idea che quello che conta non è quello che lui stesso pensa di sé, ma il giudizio degli altri». Invece di additarlo, è preferibile cambiare situazione, portando il bambino altrove e distraendolo con parole dolci.
...non dire "Non vedi com'è brava tua sorella?", perché come spiega la psicologa Anna Oliviero Ferraris «I confronti sono l'anticamera della frustrazione. Ogni bambino ha i suoi punti di forza, metterlo a confronto con qualcun altro è come dirgli "tu vali meno"». Il rinforzo positivo è molto più stimolante. «Tua sorella è brava a riordinare la stanza, ma nessuno Sto arrivando! preparare la tavola come te», quanto scommettete che domani batterà a sorella nel riordinare la camera?
...non dire "Vedrai quando andrai a scuola!", perché come avverte la tata Lucia Rizzi «Usare la scuola come spauracchio è sbagliatissimo: la scuola dev'essere un luogo di gioia, di impegno e di amicizia». In più, dicendo così mettiamo in dubbio la nostra stessa autorevolezza, come se non fossimo capaci, da sole, di fargli rispettare una regola senza l'intervento di un'autorità. La soluzione secondo la tata Lucia Rizzi? «Proponetegli: "Se stai seduto composto a tavola dopo cena ti faccio lavare i piatti con me, ti va?».
...non dire "Ma lo sai che poi ti fai male!", perché come avverte la psicologa Anna Oliviero Ferraris «Se non c'è un rischio reale, ogni bambino deve misurarsi da solo con la paura e la prudenza, senza che la mamma intervenga a fermare le sue esplorazioni. E' solo così che si diventa grandi e si impara a fare da soli».
articolo di F. Tinelli, pubblicato su carta stampata

A quante di voi è capitato di dire una delle precedenti frasi? Quante delle cose spiegate dalla psicologa e dalla tata condividete? ...e quante no? ...parliamone insieme...

giovedì 6 novembre 2014

Il prototipo ZOE incontra l'arte del cake design

Sabato prossimo, 8 novembre, si svolgeranno due laboratori con ingresso libero per bambini dai 3 ai 10 anni, curati da “Dolci d’autore” in collaborazione con lo studio di progettazione “urban action”.
Come i laboratori della settimana scorsa, anche questi sono dedicati all'esperienza dello spazio, alla costruzione del proprio ambiente, all'integrazione con gli altri e al riuso degli oggetti. Ancora una volta, è possibile giocare, creare ed esplorare il prototipo di arredo ZOE, questa volta cimentandosi nell'arte del cake design.
Laboratorio ZOE - Sistema Arredo Modulare del 28 ottobre 2014
"Ripensare lo spazio con la Bottega delle Favole"

Per gli ideatori del prototipo ZOE questi laboratorii rappresentano un momento di progettazione "dal vivo", durante i quali la collaborazione e i suggerimenti delle mamme sono molto preziosi, soprattutto in questa fase in cui si stanno ultimando le prime modifiche al prototipo per renderlo più vicino alle aspettative e ai modi/mondi di vita contemporanei, sia nello spazio domestico sia nello spazio di strutture per l'infanzia.
I laboratori avranno luogo a Genova, a Palazzo Ducale, Sala Storia Patria (piano terra cortile, lato Piazza De Ferrari), ed in particolare dalle 10:00 alle 11:00 ci sarà quello dedicato ai più piccoli (bambini dai 3 ai 5 anni) intitolato "Spazio, gioco e fantasia: la magia del cake design", mentre dalle 11:30 alle 12:30 ci sarà quello dedicato ai più grandi (bambini dai 6 ai 10 anni) intitolato "Disordine ordinato: gli ingredienti per uno zoo speciale".
I laboratori sono a ingresso libero previa prenotazione.
Per maggiori informazioni e per prenotarsi, contattare Carola Gattorna al numero 3490660913.